L’Italia sta iniziando a diventare troppo stretta per chi ha ambizioni che da tempo superano i confini nazionali. Sin dall’avvento di Walter Mazzarri in panchina, il Napoli ha allargato infatti i propri orizzonti e ha sempre centrato l’accesso alle principali competizioni europee. L’anno scorso è stata poi raggiunta l’apoteosi vincendo un girone in cui era presente il Liverpool e registrando per la prima volta la qualificazione della squadra partenopea ai quarti di finale di Champions League. Ormai Aurelio De Laurentiis non si pone più limiti, in barba al lieve depotenziamento della rosa figlio del trasferimento di Kim al Bayern Monaco. Gli azzurri non hanno concluso infatti operazioni di prestigio in questa sessione di mercato estiva, ma anche in passato, in situazioni analoghe, il pallone è riuscito a far stropicciare gli occhi ai tifosi all’ombra del Vesuvio.
Puntare alla vittoria della Champions potrebbe sembrare un’utopia, anche se sulla carta niente è impossibile. Basti pensare all’esempio dell’Inter che a dispetto dei pronostici ha raggiunto l’ultima finale perdendo solo di misura contro il Manchester City, sfiorando in un paio di occasioni il gol del pareggio. Non sono pochi gli addetti ai lavori che ritengono che a questo Napoli non manchi nulla per sfondare in campo internazionale; anzi, in tanti erano convinti che gli azzurri sarebbero arrivati a giocarsi la coppa “dalle grandi orecchie” già nella passata stagione. Luciano Spalletti appartiene ormai al passato e per alzare l’asticella servirà un gran bel lavoro da parte di Rudi Garcia, con il quale, però, la Roma aveva raggiunto alcuni dei migliori risultati degli ultimi 10 anni. L’esperienza del mister in Serie A è limitata esclusivamente al periodo giallorosso, ma fu abbastanza confortante da riuscire a convincere De Laurentiis ad eleggerlo come nuovo allenatore del Napoli.
Impossibile negarlo: per quanto sia riuscito a sciorinare un calcio apprezzato in tutto il Vecchio Continente, il Napoli non è ancora al livello di Manchester City o Bayern Monaco. Non ci sarebbe dunque da sorprendersi se in un doppio confronto con una di queste avversarie gli azzurri avessero la peggio. Gli inglesi sono pur sempre i campioni d’Europa in carica e vantano in rosa una macchina da gol come Erling Haaland, voglioso di strappare ancora altri record in Europa. I tedeschi godono indubbiamente di una tradizione notevole e con l’innesto di Harry Kane (oltre che dello stesso Kim) potrebbero risultare ancora più temibili rispetto a prima. Secondo le previsioni degli esperti e stando a quanto indica la quotazione per la Champions League in ambito betting, però, il Napoli è palesemente la più accreditata tra le formazioni italiane. Un paradosso, se si pensa alle griglie di partenza stilate invece per la Serie A.
L’Inter sembrerebbe infatti più attrezzata per vincere lo scudetto, mentre gli azzurri sarebbero di gran lunga favoriti in ambito europeo. Ancora più indietro il Milan e soprattutto la Lazio, che ha partecipato poche volte alla massima competizione europea e non può di certo candidarsi prepotentemente alla vittoria. Non si può non riconoscere come l’attenzione mediatica verso il Napoli sia migliorata parecchio: anche compagini storiche come il Siviglia o il Borussia Dortmund sono oggi meno accreditate in confronto alla squadra allenata da Rudi Garcia.
Già, Garcia. La responsabilità che il mister francese si è assunto non è certo leggera. De Laurentiis vede infatti la semifinale come un traguardo tranquillamente alla portata del Napoli. L’anno scorso gli azzurri uscirono sconfitti dal duello con il Milan ai quarti di finale di Champions e quel risultato non è andato giù al presidente, che sperava di rendere ancora più memorabile l’annata che ha scritto un pezzo di storia azzurra con il terzo scudetto. A conti fatti, però, chi dovrebbe temere oggi il Napoli in Europa? Il Paris Saint-Germain non è più la squadra dei sogni e il Real Madrid, che aveva retto all’addio di Ronaldo grazie ai pesanti gol di Benzema, oggi ha perso anche il bomber francese. Barcellona e Manchester United sono in fase di rivalutazione, mentre l’Arsenal, che ha sfiorato la vittoria della Premier League qualche mese fa, è una mina vagante. Insomma, non sono molte le formazioni che possono vantare una superiorità schiacciante nei confronti del Napoli sul lato squisitamente tecnico. Confermarsi, però, è spesso più difficile che prodursi in un exploit. La piazza azzurra dà per scontato che Osimhen e compagni lotteranno nuovamente per la conquista del tricolore e come se non bastasse non si può snobbare nemmeno la Coppa Italia. Avanzare in Champions sarà anche questione di fortuna, molto dipenderà dagli abbinamenti proposti dal tabellone nella fase ad eliminazione diretta.