Il ricorso al prestito per gli italiani è in netta crescita. Secondo gli ultimi dati, provenienti dal Barometro del Credito alle Famiglie, abbiamo un +24% rispetto al 2020. Se guardiamo nel dettaglio, l’incremento è maggiore per quei prestiti che riguardano l’acquisto di beni o servizi. Le categorie più attive sono quelle tra i 45 e 54 anni ma sempre più giovani chiedono prestiti.
Alla luce di ciò, abbiamo pensato di fornire una guida sulle tipologie di prestito. Vedremo insieme quelle più diffuse con i relativi dettagli da conoscere. Prima però una premessa
Prestito: quando richiederlo e perché?
I consumatori italiani decidono di chiedere un prestito per non intoccare il proprio patrimonio. I risparmi sono un bene dal quale non attingere, se non in casi straordinari. Quindi meglio rifugiarsi in un finanziamento, estinguibile in rate più o meno lunghe nel tempo e se possibile sostenibili per le proprie casse.
Va richiesto per potersi permettere spese come quella per l’auto, la casa, la ristrutturazione o altre uscite legate allo svago come i viaggi. Tante altre sono le necessità e i bisogni che ogni famiglia conosce e che non sono uguali per tutti. Si può trattare di progetti per il futuro di noi stessi o dei nostri cari.
Il prestito è quindi una scelta assennata e non serve per forza essere a corto di denaro liquido per decidere di chiederlo. Va comunque tenuto conto in maniera oculata dei tassi di interesse. Questi sono TAN, TAEG e TAG e variano a seconda dell’ente che si occupa di erogare il finanziamento.
Ricordiamo brevemente i requisiti generali per avere un prestito. Il richiedente può avere tra i 18 e i 75 anni e dimostrare un reddito o una rendita che possa coprire le rate del finanziamento.
Tipologie di prestito possibili
Nella parte precedente, abbiamo chiarito le motivazioni per richiedere un prestito, ora è il momento di fare un passo ulteriore. Vediamo insieme le tipologie più comuni di prestito e una breve descrizione per ognuna di queste categorie.
Finanziamento per acquisto
Il finanziamento per acquisto è anche detto credito al consumo. Ha a che fare con le necessità familiari o comunque private. Pensiamo al bisogno di acquistare una macchina o una casa, per esempio. Distinguiamo il prestito finalizzato, quindi legato ad un acquisto specifico e quello non finalizzato.
Questo tipo di prestito si può ottenere per cifre che vanno dai 200 ai 75 mila euro. Chi lo richiede può rivolgersi a banche o società autorizzate e deve provare di poter restituire ciò che gli è stato prestato, entro i termini stabiliti.
Prestito vitalizio ipotecario
Il prestito vitalizio ipotecario si caratterizza per la lunghezza dei termini e l’ipoteca sul luogo di residenza. Non prevede rimborsi fino al decesso della persona che firma il contratto. Inoltre, spese ed interessi sono a carico degli eredi ma solo alla scadenza. Il capitale matura interessi e in questa categoria di prestito non ci sono rate da pagare lungo l’arco di tempo prescelto. Rispetto alla somma che viene erogata, questa vale tra il 15% e il 50% dell’immobile ipotecato.
Prestito personale per uso comune
È un prestito non finalizzato e non vincolato all’acquisto. Come nel caso delle altre categorie viste in precedenza, prevede l’erogazione di una somma da restituire in un determinato periodo. Di solito non superiore ai 10 anni, questo finanziamento è a tasso fisso o variabile e può sostenere un ampio ventaglio di spese. Ai consumatori specifichiamo che queste sono spese correnti e non sono collegate agli investimenti Per quanto riguarda le rate, il loro numero non è univoco. Si va dalle 6 alle 120 rate, a seconda delle proprie esigenze.
Prestito per ristrutturazione
Il prestito per ristrutturazione si attiva per finanziare lavori ed interventi di vario tipo per la propria casa o immobile. Può riguardare manutenzione ordinaria, quindi piccole opere negli ambienti interni ed esterni. Oppure la manutenzione straordinaria, quindi interventi sulle strutture portanti della costruzione.
E’ un tipo di finanziamento che sta prendendo sempre più piede, abbinato all’aspetto prettamente energetico, come la possibile installazione di pannelli fotovoltaici. Anche perché il governo ha messo in atto alcune misure e bonus che rendono questi lavori convenienti per le famiglie italiane.
Bene, siamo alla fine di questa guida. Vi sembra tutto più chiaro ora? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto.