Poltroncine comode, popcorn e buona visione! Al cinema, questo è l’imperativo da rispettare per tutti coloro che amano guardare i film in sala.
Chi ama il cinema, lo ama da sempre ed i più grandi – ed in questo caso anche i più fortunati – hanno avuto la possibilità di vivere in prima persona i cambiamenti e le evoluzioni che lo hanno investito e che si sono sempre accompagnate agli sviluppi della tecnologia.
Nato come metodo fotografico, il cinema si è negli anni servito dei tool digitali e informatici in maniera sempre più preponderante.
Dal muto al sonoro, dal bianco e nero alle pellicole a colori, dal susseguirsi di fotografie alla rivoluzione del 3D, il cinema ha avuto innumerevoli vite e, ogni volta, ha ben interpretato i vari momenti storici, ha saputo rispondere alle esigenze del proprio pubblico e lo ha stupito adeguandosi alle innovazioni tecnologiche.
L’AVVENTO DEL SONORO: la prima rivoluzione tecnologica
Era il 1925 l’anno della prima vera rivoluzione: fu la Warner Bros a scommettere sulle potenzialità del sonoro e con “Don Juan” gli spettatori, per la prima volta, prestarono al cinema anche l’orecchio per ascoltare musica e rumori.
“The Jazz Singer” è il primo film parlato in cui l’introduzione dei microfoni diviene determinante per garantire l’amplificazione del suono, successivamente affidata alla tecnologia Dolby, che deve il nome al suo inventore.
In realtà, il supporto che permetteva la coesistenza del video e del suono era targato Made in Italy e fu brevettato da Giovanni Rappazzo già nel 1921, ma non venne mai finanziato, per poi passare in mano agli americani che si appropriarono dell’idea.
CINEMA: EFFETTI SPECIALI
Il precursore degli straordinari effetti speciali attuali fu il francese Georges Melies che battezzó i montaggi sovrapposti, con lo scopo di creare delle illusioni ottiche ed inaugurando una tecnica che venne a lungo usata per la riproduzione cinematografica.
Gli anni ’70 diedero la paternità agli “animatronic”: si trattava di sistemi controllati da remoto e capaci di effettuare spostamenti, utilizzati in film come Robocop, E.T., Alien o Terminator.
Gli anni ’90 sono ricordati per essere quelli della grafica computerizzata che ha permesso di riprodurre effetti speciali rendendoli il più realistici possibile.
L’esempio emblematico dell’uso di questa pratica è “Toy Story”.
Il nuovo millennio è quello dello della “Stop Motion”, tecnica grazie alla quale “King Kong” ha raccolto importanti successi.
CINEMA: TECNOLOGIA 3D
Pronti ad indossare gli appositi occhiali? Eh già! La rivoluzione che questa tecnologia ha determinato nel settore cinematografico è stata dirompente e, ormai, la maggior parte dei film può essere fruita in 3D.
La cosa straordinaria è che la terza dimensione affonda le sue radici in tempi particolarmente lontani.
Il primo tentativo di rendere tridimensionali i film è stato portato avanti da Charles-Émile Reynaud.
Poi, è stata la tecnica dell’anaglifo a fare da padrona negli anni ’50 che ha preceduto la tecnologia della luce polarizzata che, a sua volta, ha aperto la strada a quella dei cristalli liquidi.
Il re del 3D è stato sicuramente “Avatar”, film nel quale si è passati all’utilizzo della Performance Capture, che ha permesso la riproduzione perfettamente realistica delle espressioni facciali.