Come funziona l’investigatore privato per le aziende? La domanda che in tanti si pongono è la seguente: è lecito investigare sulle attività dei lavoratori? Quando è possibile farlo? In questo caso è importantissimo osservare che cosa dice la Legge a riguardo: lo Statuto dei lavoratori pone infatti dei limiti per quanto concerne il controllo da parte dell’azienda.
Tuttavia, ci sono dei casi speciali che è bene tenere a mente e che sono assolutamente da approfondire. Quali sono le casistiche in cui il datore di lavoro può decidere di “pedinare” il lavoratore? Il punto della situazione va assolutamente fatto, anche in previsione di eventuali disguidi e soprattutto per evitare di passare dalla parte del torto ed essere poi trascinati in tribunale.
La disciplina sulle investigazioni sui dipendenti: cosa dice?
Sì, il datore di lavoro ha il diritto di poter effettuare delle investigazioni sui propri dipendenti, dunque assumendo un investigatore privato libero professionista o scegliendo di affidarsi a una agenzia di investigazione. Devono però verificarsi delle condizioni affinché ciò sia concesso dalla legge e non la infranga in alcun modo.
Quali sono i principi a riguardo? Necessità, finalità, proporzionalità e sicurezza. In poche parole, tali controlli devono essere ritenuti necessari, se non indispensabili, ma devono ovviamente garantire la sicurezza dell’azienda e andare a scovare eventuali illeciti commessi dal dipendente in questione.
L’investigazione deve poi ovviamente essere proporzionata e non può in alcun modo eccedere: significa che lo scopo deve essere la verifica di illeciti e dunque non può prevedere eventuali questioni private o intime, così come credenze religiose, orientamento, e i dati vanno raccolti in modo tale che siano protetti al 100%. Se poi hai bisogno di un aiuto e sostegno nelle indagini, puoi rivolgerti all’agenzia Atlantica Investigazioni di Giuseppe Tiralongo, investigatore privato a Roma.
La sentenza n. 15094/2018 della Corte di Cassazione
È stata la Corte di Cassazione ha porre dei limiti effettivi, tracciando delle linee di confine che non si possono in alcun modo superare. Bisogna tenere conto che non è possibile investigare sul dipendente quando si trova all’interno dei muri dell’azienda e neppure quando è a casa sua. Ne consegue che l’investigatore può effettivamente controllarlo solo sul luogo pubblico.
Il datore di lavoro poi può effettuare dei controlli su un dipendente se si verificano delle prove di illeciti o se sussiste il “semplice sospetto”. Riguardo a cosa? Per esempio, dobbiamo tenere conto degli abusi della Legge 104, o di un eventuale tradimento da parte del dipendente nei confronti dell’azienda: magari potrebbe aver svelato alla concorrenza dei segreti aziendali.
Investigatore privato per le aziende, mai sottovalutare la privacy
C’è infine un ultimo aspetto da considerare, riprendendo sempre la materia della Legge: la Corte di Cassazione nella sentenza n. 6174/2019 ha espressamente chiarito come è possibile effettuare delle investigazioni sui dipendenti. Che cosa possono fare gli investigatori privati? Come si devono muovere per rimanere nei limiti della legge?
Le indagini possono essere esclusivamente effettuate in luoghi pubblici e oltretutto non devono in alcun modo riguardare fatti estranei al lavoro. Cosa significa? L’investigatore privato può agire solamente sul luogo pubblico, non all’interno dell’azienda né all’interno della casa del lavoratore in questione.
Per quanto riguarda i fatti estranei alla prestazione lavorativa, è ovviamente vietato espressamente dalla legge indagare sul dipendente per i propri comportamenti fuori dal lavoro (o con i fornitori e clienti stessi), per le credenze religiose, politiche o altri aspetti legati alla vita personale.