Sorge tra il Valdarno superiore e inferiore entro una cerchia di colli di cipressi olivi e pini. Originatosi da un insediamento dall’età del ferro,fu città romana e dal (1115 al 1434) libero Comune che giunse alla supremazia in Toscana fra i Guelfi e i Ghibellini,Bianchi e Neri, popolo e nobiltà. Furono questi i secoli della grande produzione artistica romanica,gotica,e del Rinascimento italiano, il periodo che segnò il rinnovarsi di tutta la cultura italiana e che ebbe il suo fulcro nella Firenze del Quattrocento, potente anche economicamente grazie alle attività bancarie e commerciali. L’assetto urbanistico di Firenze è stato chiaramente definito dei grandi periodi storici con le loro cerchie di mura. Si riconoscono infatti un’area centrale romana quadrilatera, con strade tipicamente ortogonali a nord dell’Arno, la più animata ed elegante segnata oggi dal Duomo, da palazzo Vecchio e dal palazzo degli Strozzi.
Circondata dalla città medioevale fino al XIII sec. sulle due sponde del fiume, fra i ponti alla carraia e alle Grazie belle aree attuali di Pitti e San Lorenzo, con le tipiche strette vie senza schemi geometrici. Quando Firenze era capitale d’Italia. sorsero quartieri ottocenteschi. Nell’economia fiorentina oltre l’industria metal meccanica, hanno importanza primaria, l’artigianato, la moda, la produzione vinicola, chiantigiana, e il turismo.
Il maggio musicale fiorentino, e la rievocazione di tradizione storiche fiorentine,Fra le manifestazioni sono celebri quelle di maggio. Monumenti e musei più importanti. Piazza Duomo al centro della città nell’area di origine romana, insieme all’adiacente piazza di San Giovanni riunisce i tre massimi monumenti religiosi, tutti con rivestimento marmoreo Policromo a disegni geometrici Battistero, Duomo e Campanile di Giotto, Battistero E’ il bel San Giovanni di Dante, a pianta ottagonale, rivestito di marmo che risale al (sec. IV-V,) mentre, secondo altri è dell’ XI-XII. Rivestito di marmo bianco e verde e coperto, sopra una cupola, dal tetto a piramide. L’abside o tribuna è duecentesca, celebri le sue tre porte di bronzo; La s. con formelle lobate di Andrea Pisano a nord di Lorenzo Ghilberti (1403-24) già tardogotica a est è rivolta verso il Duomo detta porta del Paradiso, capolavoro rinascimentale di Ghilberti (1425 -52) Il Gruppo marmoreo, del Battistero di Gesù è di A. Sansovino,del 1502, l’interno ha pareti ritmate da colonne e pilastri con scene, del vecchio testamento il fonte battesimale marmoreo di scuola pisana, di fronte il sepolcro dell’antipapa, Giovanni XXIII, di Donatello e Michelozzo (1427).
La cupola rivestita di mosaico bizantineggianti eseguito da artisti veneziani e fiorentini tra cui Cimabue, e del Battista, nell’abside altri mosaici di Maestro Iacopo (1225). Il Campanile iniziato da Giotto nel (1334) fu continuato da Andrea Pisano, e compiuto nel 1359 da Francesco Talenti, piani a bifore e trifore e coronamento la parte inferiore da Luca della Robbia, oggi sostituiti da copie e trasferiti al Museo dell’opera del Duomo,una scala di 414 scalini arriva alla terrazza da dove si ammira il completo, panorama della città di Firenze.La visita del duomo di Santa Maria in Fiore a croce latina, nello stile gotico, iniziato da Arnoldo di Cambio nel 1296, ripreso poi nel 1357, dopo due interruzioni di Francesco Talenti e compiuto nel 1434 con la cupola di Filippo Brunelleschi, terminata nel 1461, mentre la facciata è di Emilio Fabris, opera ottocentesca (1871-87) le tre porte di bronzo furono fuse intorno al Novecento. Compiendo il giro dei fianchi incontriamo la porta del campanile e quella dei Canonici, trecentesca incontriamo le tre absidi poligonali, che con la lanterna raggiunge i 107 metri poi raggiungiamo la porta della Mandorla in gotico -rinascimentale con il rilievo di Nanni di Banco, 1421 e il mosaico dell’Annunciazione, del Ghirlandaio (1491). L’ampiezza della chiesa fa di S. Maria del Fiore, la quarta chiesa del mondo, diviso da tre arcate con possenti pilastri,la facciata interna e l’orologio, sono di Lorenzo Ghiberti le teste dei profeti nel quadrante dell’orologio di Paolo Uccello (1443).La tomba del vescovo d’Orso 1321. È di Niccolò da Tolentino, affresco a chiaroscuro di Filippo Brunelleschi, sotto la cupola che il Brunelleschi eresse a doppia volta è affrescata da Filippo Vasari e da Federico Zucari (1572-79) ,sotto girano tre ballatoi che hanno delle vetrate. L’incoronazione di Maria di Donatello; la Resurrezione di Paolo Uccello, la Deposizione di Andrea del Castagno, la natività di Paolo Uccello,sotto il coro di Baccio Bandelli.Il crocifisso dell’altare maggiore di Benedetto da Maiano.La, pietà di Michelangelo, trasferita in tribuna sinistra al museo dell’opera del Duomo.
Nelle Segrete dei palazzi di Firenze molto c’è ancora da scoprire, nella e sulla antica e bella città
Anna Sciacovelli