Quanti di noi hanno visto, almeno una volta, un giradischi vintage a casa del nonno o di una persona molto anziana?
Oggi però il giradischi, è un oggetto che è possibile trovare anche in casa di tutti coloro che sono appassionati del genere e che cercano, per il proprio arredamento, tutto ciò che ha più di venti anni di vita.
Possiamo anche aggiungere che tutto ciò che veniva usato una volta, con il passare degli anni può tornare di moda.
L’ antenato del giradischi, il grammofono, aveva la capacita di trasformare le oscillazioni di un ago che ruotava sul solco del disco convertendo le vibrazioni in suoni.
Nel 1927 il giradischi diventa un apparecchio elettrico in cui veniva fatto ruotare un disco di vinile sopra al quale c’era una testina con punta diamantata che trasformava le vibrazioni in segnale elettrico e quindi in suono.
In seguito il segnale veniva amplificato e diffuso da uno o più altoparlanti. Dal 1947 i giradischi ottennero una grande diffusione grazie alla sostituzione del vinile che prese il posto del carbonio.
Gli anni 60 sono stati quelli in cui il giradischi vintage hanno assunto la funzione di strumento per riproduzione musicale per eccellenza. Proprio per questo motivo, nel 1967 la Panasonic lanciò sul mercato, il primo giradischi che utilizzava un motore a trasmissione pura tecnologia per quegli anni.
Con l’avvento della tecnologia, più precisamente con la comparso dei primi CD e lettori CD agli inizi degli anni 90, si pensava che il giradischi fosse un oggetto ormai inutilizzabile.
Nonostante questi pensieri, a partire dai primi anni del 2000, il suo mercato ha avuto un forte rialzo soprattutto grazie alle richieste sempre più crescenti degli appassionati e collezionisti. Questi non hanno mai abbandonato il fascino che quel strumento donava alla musica.
Con i giradischi, la musica donava, a ogni nota riprodotta, un suono molto poetico, dolce e pulito, cosa che purtroppo oggi si ì perso del tutto.
Intorno agli anni 40, con la nascita dei giradischi elettronici, i primi esemplari compaiono sul mercato.
I marchi che producono questi tipi di oggetti sono la AMI che inizia a produrre il primo fonografo a moneta.
I modelli che hanno maggiormente influenzato quel periodo son stati il 1015 Wurlitzer , il Victory e il famoso Seeburg M100C del 1952, il juke-box che tutti noi abbiamo visto suonare accanto a Fonzie.
I giradischi prodotti durante questi anni erano molto costosi e venivano installati e acquistati solo nei luoghi pubblici. Qui era possibile inserire pochi centesimi e ascoltare il brano più in voga del momento.
Proprio per questo, nel 1964, nasce un programma di musica in piazza che era in grado di affascinare sia i giovani di ieri che quelli di oggi.
La maggior parte dei marchi che producevano giradischi, realizzavano oggetti molto eleganti e dalle caratteristiche uniche che però avevano un costo elevato da renderli oggetti per pochi.