La città di Barcellona, Capoluogo della Regione della Catalogna, una città marinara che si affaccia sul Mar Mediterraneo, vive tutte le caratteristiche di una città marittima, la vivacità presso il porto, si accentua con l’arrivo o la partenza delle grandi o piccole navi da crociera, il Barrio Gotic, che costituisce il quartiere Gotico pullula di colori e di lingue diverse creando la differenza di un linguaggio, che diviene quasi universale.
La splendida Cattedrale, dedicata a Santa Croce e Santa Eulalia, iniziata alla fine del XIII secolo, poggia sui resti di una chiesa Visigota, sorta a sua volta, sopra un tempio pagano, il tutto fiancheggiato da mura costruite dai romani più di mille anni prima.
Poco distante, alle spalle della Cattedrale al numero 10 nel vicolo denominato Carrer de Paradis, in un edificio di proprietà Municipale, al suo interno meraviglia delle meraviglie, ci vengono incontro quattro colonne scanalate del Tempio romano del’Imperatore Augusto, Gaio Giulio Cesare Ottaviano, non mi par vero, sono a passeggio tra le strade di Roma o in quelle di Barcellona? La domanda sorge spontanea, ma la storia ci presenta la giusta risposta.
Incantata, mi avvio verso una delle lunghe Ramblas, le voci, si rincorrono in Castigliano, Catalano, Basco, Ispano,Italiano, superando di gran lunga, il cinguettio degli uccelli, che fanno corona al chiacchiericcio, degli abituali clienti seduti ai tavolini dei Bar, Caffè o Pasticcerie disseminati lungo le diverse Ramblas.
Le civiltà, che si sono susseguite, hanno lasciato diversi stili e antiche strutture ciclopiche o dolmen (tombe –tempio), una cattedrale “La Sagrata Familia” o “l’incompiuta”, dell’architetto modernista Antonì Gaudì, le cui guglie sono di un’emblematica vitalità, di questa grande strana e meravigliosa città.
Il Barrio Gòtico o Romano per la presenza di Mura, scavi e abitazioni di epoca romana,pur completamente ricostruito tra il XIII e il XV secolo ha conservato il suo carattere medievale. Strade e vicoli, strettissimi passano sotto incombenti balconi, che occupano lo spazio rubando la luce alle stradine, che conducono a raccolte Placas, (Piazze) sulle quali, si affacciano antichi e rinomati palazzi.
Alzando gli occhi, si notano piccole finestre, feritoie, che all’interno celano quadrerie, antiquari e librai, dove si nascondono tesori introvabili ed inestimabili tra quadri e libri di elevato valore.
L’Avenida de la Catedral, ad angolo con Via Laietana, si trova il Palacio Reale Mayor, con Mura Romane e il Museo Federico Marès.
Nella piazza la Cattedrale di stile Romanico dell’XI secolo, sfoggia la sua bellezza al tramonto quando il sole morente, filtra attraverso la filigranata guglia centrale.
Si completa la visita, con una salita di 200 gradini, per portarsi alla torre di Sud-ovest e vedere dipinta dai colori del tramonto, la bella e ineguagliabile città di Barcellona ai tuoi piedi.
Una visita veloce in sacrestia e nella sala del tesoro, dove codici miniati, formelle di altari, crocefissi, in argento e oro, incastonati da gemme preziose, fanno bella mostra alle pareti, dietro doppi vetri infrangibili.
La stanchezza ti prende, si torna in albergo stanca, ma soddisfatta della giornata, spesa per la cultura personale e non.
Anna Sciacovelli