Nella cronaca si è parlato spesso di Voodoo in relazione ad esempio ai casi di criminalità legati al mondo della prostituzione. Ma cos’è davvero il vudu e perchè ancora oggi fa tanta paura? Partiamo con lo specificare che è una religione praticata in gran parte dell’Africa e del SudAmerica. I popoli che la praticano ne sono fortemente legati, è una componente decisiva per la loro civiltà. Non è strano dunque che nelle loro migrazioni esportino questa fede e le loro tradizioni.
Quando si parla di riti voodoo è quasi scontato pensare a riti collettivi, trance e che la mente corra alle bambole voodoo, quasi che tutto il potere del rito derivi dal loro uso. Ma è proprio così? Andiamo conoscere da vicino le bambole voodoo ed a capire perchè sono così temute.
Cosa sono le bambole Voodoo
Ammettiamolo candidamente: sono poche le cose che intimoriscono di più che trovarsi una bambola di pezza infilzata di spilli, immediatamente ci identifichiamo nel feticcio e, minimo che possa accadere, ci spaventiamo, ma c’è chi si suggestiona a tal punto da sentire dolore esattamente nel punto in cui si trovano gli spilli.
In effetti chi ha timore non sbaglia affatto: la bambola Voodoo, il cui nome è Dagida, è uno strumento molto potente impiegato da sempre nei rituali Voodoo. Si tratta di uno strumento essenziale usato però, diversamente da come è abitudine pensare, non solo per fare del male a qualcuno. In realtà le bambole voodoo, a dispetto dell’immaginario comune, nascono come strumento per arrecare benefici ad una persona, indirizzandogli protezione, salute, felicità.
Come sono realizzate le bambole Voodoo
Ci siamo fatti raccontare da un adepto il funzionamento tradizionale di questo feticcio. La bambola voodoo può essere realizzata con diversi materiali: in pezza, in cotone, con le erbe, con pezzi di legno, in cera.
Per lo più si tratta di una bambola di pezza che viene imbottita con capelli, unghie, piccole parti di indumenti ed in alcuni casi con campioni di sangue della “vittima”. Si può anche impiegare una foto della persona da applicare sul volto della bambola proprio per identificare la persona alla quale il rituale è rivolto. Le Dagide possono essere anche realizzate in cera.
Gli spilli si usano per colpire la parte sulla quale ci interessa agire: quindi saranno posizionato sul cuore in caso il rituale voodoo è un rituale di amore, sulla testa se il rituale voodoo è volto ad avere il controllo della mente di qualcuno, su tutto il corpo, testa compresa se si vuole “torturare” la vittima del sortilegio. Il tipo di rituale e di trattamento varia anche in base al colore degli spilli: uno spillo blu infilato sul cuore è volto far innamorare l’individuo, lo spillo verde assicura il denaro, lo spillo rosso garantisce il potere.
Una volta terminata la sua realizzazione, è necessario purificare la bambola usando acqua salata, o tramite l’impiego di incenso o, ancora, sotterrandola per qualche tempo nella terra, così che si resa pura e vergine da Madre Natura e dall’Universo e così che siano allontanate le energie negative.
Per cosa vengono usate le bambole Voodoo
Le dagide sono sono usate per punire qualcuno o per fare innamorare qualcuno o ancora, per proteggere qualcuno: per svolgere un qualsiasi rituale non necessariamente negativo. Rappresentano la persona alla quale il rituale è rivolto.
La bambola voodoo riceverà diversi trattamenti, l’impiego degli spilli non è necessariamente legato alla volontà di provocare dolore, talvolta gli spilli rappresentano i punti dove la magia, anche quella eseguita a fin di bene, andrà ad operare. Spesso, come abbiamo saputo dalla famosa “Operazione Nigeria”, molte donne migrate in Europa vengono obbligate alla strada proprio con lo spauracchio di tali bambole, rivolte a loro stesse o ai loro cari.
Le bambole voodoo appartengono indubbiamente alla tradizione, una tradizione che persiste fino ai nostri giorni, ad esatta controprova che esse funzionano eccome, che sia magia o superstizione lo lasciamo decidere a ciascuno.