Con l’apertura al pubblico della stazione Duomo di piazza Nicola Amore si conclude la tratta Dante-Garibaldi della Linea 1 della Metropolitana di Napoli. Entra così in esercizio la nuova stazione di via Duomo, i cui eccezionali ritrovamenti archeologici, rinvenuti durante gli scavi, hanno restituito alla città un patrimonio storico-monumentale di straordinario valore. La necessità di dover procedere con studi, scavi, rilievi e catalogazione attenta e puntuale dei reperti, ha fatto registrare un prolungamento dei tempi di esecuzione e di completamento, dovuti principalmente alle interferenze tra l’atrio di stazione, da realizzare a circa 8 metri di profondità del piano campagna, e il Tempio dei Giochi Isolimpici.
In quest’area è stato infatti rinvenuto un Complesso monumentale realizzato in onore dell’imperatore Augusto su modello dei giochi di Olimpia, composto da un Tempio ed un Portico con strutture annesse, testimonianza dei Giochi che si svolsero a Napoli, considerata al tempo “la città più greca d’Occidente”, intorno al I secolo d.C. L’imponenza e l’elevata qualità dei ritrovamenti che consentono di ricostruire, strato dopo strato, la storia della Città di Napoli sino all’età del ferro, hanno indotto il progettista, l’arch. Massimiliano Fuksas, l’Amministrazione comunale, la Società Concessionaria e la Soprintendenza Archeologica a sviluppare l’ipotesi progettuale di una Stazione-Museo, in cui procedere all’allestimento museografico dei resti emersi, garantendo nel contempo la funzionalità della stazione metropolitana. La complessità degli interventi di scavo archeologico, unitamente alla valorizzazione dei resti rinvenuti, ha determinato la necessità da parte dell’Amministrazione di reperire ulteriori finanziamenti e di rivisitare la stazione, per consentire a lavori ultimati, la ricollocazione del Tempio e la sua esposizione al pubblico.
La stazione è stata progettata dagli architetti Massimiliano e Doriana Fuksas; ha una profondità di circa 40 metri e si sviluppa su 4 livelli. Il primo livello, di 7700 mq, ospiterà il Tempio e sarà visibile dall’esterno, attraverso una copertura vetrata, nonché fruibile dagli utenti attraverso un percorso indipendente dall’utilizzo della metropolitana. Il secondo livello, ampio quanto il primo, costituisce il mezzanino della stazione, dove saranno posizionati i tornelli, superati i quali, attraverso un sistema di scale mobili e di ascensori, sarà possibile raggiungere i successivi livelli fino alle banchine dei treni. Il percorso verso le banchine è caratterizzato da pannelli di acciaio retroilluminati intagliati con forme esagonali che mutano colore a seconda delle ore della giornata, accompagnando i viaggiatori in un percorso che sfuma dal celeste chiaro del giorno all’arancio del tramonto fino al crepuscolo della notte, senza perdere mai il contatto con la luce. I rivestimenti dei 4 livelli descritti sono costituiti da acciaio inox.Le pavimentazioni e le scale sono in travertino, mentre la scala di uscita è in pietra lavica. Per i restanti piani intermedi aperti al pubblico il progetto prevede l’utilizzo di rivestimenti tipo “aquapanel” verniciato e pavimentazioni in travertino. Per la realizzazione di quest’opera, nel cuore di Napoli, profonda 40mt, è stato necessario lavorare attraverso 11 fasi per garantire, sempre, la viabilità e il passaggio delle persone. Inoltre numerose e impegnative sono state le opere a presidio dei fabbricati, monitorati costantemente durante l’esecuzione delle opere. Sono stati realizzati 6.200 mq di diaframmi, 59.100 mc di scavi, impiegati oltre 19.000 mc di cemento e 16.000 tonnellate di ferro. Per i rivestimenti, circa 6.800 mq di acciaio inox e 4.300 mq di travertino.
Piazza Nicola Amore è stata realizzata alla fine del 1800, in seguito alla definizione del Corso Umberto I durante il “Risanamento”, costituendosi da sempre come il punto di accesso alla città storica e alla zona commerciale degli “orefici” e del “mercato”. Tali caratteristiche vengono riproposte dal progetto, attraverso il rafforzamento della funzione “di porta di accesso al centro antico, e la pedonalizzazione della parte Nord, che contribuirà alla fruizione dell’area di Spaccanapoli – San Gregorio Armeno.
Per gli arredi, la scelta progettuale è stata quella di ridurne il numero, imitandosi essenzialmente a punti di seduta distribuiti nella parte nord, al fine di conferire alla piazza un carattere maggiormente monumentale. Le sedute saranno in travertino, realizzate con altezze diverse e seguiranno l’andamento a raggiera ellittica generale della piazza. Il nuovo fulcro della piazza sarà costituito dalla cupola ellittica, in vetro, progettata dall’architetto Fuksas e approvata dalla Soprintendenza, che sarà allineata lungo i due principali assi con il Tempio sottostante. L’intero volume poggia direttamente sulla piazza con l’intento di valorizzare la connessione visiva tra la piazza e la zona museale interrata. La struttura di copertura predisposta attualmente è dunque provvisoria e serve unicamente a mettere in esercizio la stazione, mentre sono ancora in corso gli scavi archeologici del Tempio Isolimpico.
Attivazione della stazione e complemento
Per completare definitamente la stazione e la piazza sarà dunque necessario portare alla luce l’altra metà del Tempio, procedere al suo restauro e alla sua ricollocazione all’interno della Stazione. Un lavoro di restauro e di completamento che procederà parallelamente con la nuova stazione in esercizio e la liberazione di parte delle aree di superficie. Per tali ragioni, si è inteso realizzare la configurazione attuale della stazione, che prevede l’ingresso e l’uscita attraverso una scala fissa e un ascensore lato mare ed una scala, da utilizzare solo in caso di emergenza, al centro della piazza. Nel frattempo proseguiranno gli scavi della parte rimanente del Tempio, sotto l’alta vigilanza della Soprintendenza, e i lavori di realizzazione delle strutture di completamento dell’atrio della stazione.
Il crono-programma è stato definito nel dettaglio con i tecnici della Soprintendenza e sarà istituito un tavolo tecnico permanente per il monitoraggio delle attività.