Quante volte abbiamo inveito contro un giocatore che aveva commesso un fallo un po’ troppo sopra le righe? Il calcio è uno sport di contatto e i contrasti sono all’ordine del giorno. Alcuni di questi possono provocare infortuni gravi ai giocatori o comunque essere puniti con una sanzione da parte del direttore di gara. A seconda delle circostanze in cui avviene l’irregolarità, il cartellino può essere giallo o rosso e considerando che oggi esistono persino scommesse sui cartellini estratti dall’arbitro l’attenzione del pubblico verso le scorrettezze è massima. C’è chi anche nella nostra Serie A ha fatto incetta di ammonizioni ed espulsioni, finendo col marchiare la propria carriera per questo motivo, al di là del rendimento in campo.
Il re delle espulsioni del campionato italiano è Paolo Montero, ex difensore della Juventus. L’uruguayano ha infatti abbandonato il campo anzitempo in ben 16 occasioni, in 13 delle quali per mezzo di un rosso diretto. Al secondo posto in questa curiosa graduatoria, a quota 12, troviamo parecchi giocatori a pari merito: Gigi Di Biagio, Giulio Falcone, Cristian Ledesma, Sulley Muntari e soprattutto Giampiero Pinzi, che detiene il record di 9 espulsioni per doppia ammonizione e, in generale, di gialli.
Massimo Ambrosini, Beppe Bergomi, Giuseppe Biava, Daniele Conti, Fernando Couto, Felipe, Giorgio Ferrini e Francesco Totti sarebbero stati espulsi 11 volte, mentre Amarildo, David Balleri, Giovanni Bia, Paolo Cannavaro, Matuzalem, Philippe Mexes, Sinisa Mihajlovic e Omar Sivori si sono fermati a 10. Luigi Apolloni e Gabriel Paletta sono stati finora gli unici a vedersi sventolare il rosso 5 volte nel corso della stessa stagione.
Per quanto riguarda i soli gialli, come prevedibile ad averne ottenuti di più sono stati giocatori che più volte sono incorsi nell’espulsione: il record del succitato Pinzi parla di 149 cartellini, ma dato che Conti ne ha visti ben 147 disputando però 51 partite in meno, la media dell’ex capitano del Cagliari è chiaramente più preoccupante. Anche Daniele Rossi non scherza: “Capitan Futuro” si è ritirato di recente, dopo aver collezionato più di 120 cartellini in 459 presenze. Anche in Nazionale De Rossi si è dato da fare: tutti ricorderanno l’espulsione dei Mondiali del 2006, quando nella seconda gara contro gli USA il centrocampista della Roma rifilò una gomitata in faccia a McBride, facendo in tempo a tornare arruolabile solo per la finale.
Tra i giocatori ancora in attività sembra Luca Cigarini il più irrequieto, ma ormai milita in Serie C e non fa più statistica. Occhio allora ai vari Toloi, Mancini, Pellegrini, Tonelli, Di Lorenzo e Cuadrado, i cui nomi spesso e volentieri sono finiti sul taccuino dell’arbitro negli ultimi tempi. Non sempre un elevato numero di cartellini è indicativo di una scarsa affidabilità di un giocatore, comunque. Sergio Ramos è uno dei calciatori più espulsi di sempre e in pochi oserebbero muovere una critica sul suo rendimento, dato che si tratta peraltro di un difensore centrale col vizio del gol. Insomma, non è detto che per avere successo sul rettangolo verde non si debba strattonare un avversario quando necessario. Di certo, esagerare rischia di macchiare la propria immagine se non si compensa la cattiva condotta con prestazioni da urlo.