Una gita fuori porta, organizzata con cinque macchine un gruppo di venti persone che avevano voglia di un bagno di antica e vera cultura museale.
Un tuffo nella città di Taranto per ammirare il suo patrimonio nascosto nei Musei e nelle chiese della città, dei due mari. Importante porto militare e commerciale, sede di grandi industrie siderurgiche, raffinerie, cementifici. Posta nel punto più riparato del Golfo di Taranto sulla costa ionica sorge in parte sulla terraferma, in parte su un isoletta ad essa collegata da due ponti che divide la rada tra il (mar grande) da un bacino interno (mar piccolo).
Taranto fondata da coloni spartani nel 706 a. C., raggiunse il primato sulla Magna Grecia ( nel IV sec. a.C.), inquieta federata di Roma, decadde col fiorire della Città di Brindisi. Della città antica restano sull’isola poche tracce, ben conservato invece l’ambiente medievale. Una visita al Museo Nazionale fondato nel1890, risistemato nel 1962, che con le sue raccolte, costituisce un complesso insostituibile per la conoscenza della civiltà artistica della Magna Grecia.Le raccolte Tarantine riuniscono oltre la sezione preistorica e a quella topografica riferita alla civiltà indigena dell’antica Apulia, alcune opere di statuaria, ma soprattutto ceramiche, Statuine di terracotta, opere di oreficeria, di primissimo interesse e importanza, da non dimenticare l’Alabastron, Poseidon e la statuetta di terracotta ritrovata a Taranto risalente al ( III sec.a.C.).
Al piano terra, sono raccolti e ordinati reperti della Puglia e dell’Italia meridionale. Tra i tanti reperti ci sono i vasi dall’ipogeo Varrese di Canosa e due crateri Protoitalioti, trovati a Ceglie del Campo, (che risalgono al 400 a. C.).
Al primo piano nelle tre sale vi sono opere che risalgono al 500 a.C. una testa di Hera o Afrodite, di un tempio (del V sec. a.C.).Nella sala IV, sono esposti frammenti e sculture dalla necropoli di Taranto, (tra cui due acroteri del VI sec. a.C.).Tra l’altro, L’ariballo a tre teste,coppe con pesci e con Zeus, una coppa con scene di un banchetto, attribuita al pittore di Heidelberg, e quella di Lydos, un corredo funebre della tomba degli ori della città di Canosa,una teca di specchio con Afrodite, uno scettro in oro e un diadema aureo con smalti e pietre preziose. Ci sono reperti, provenienti da altre tombe e corredi funerari, delle città di Tindari e di Matera.
Una visita veloce al castello, eretto dal re Ferdinando d’Aragona nel 1480, dove ha sede il Comando della Marina Militare, che espone reperti archeologici subacquei. Sulla piazza sorge il palazzo Comunale, del 1884 più avanti si arriva al Duomo che risale al X-XI sec. con facciata barocca,il campanile è opera di restauro.
Nell’ interno basilicale, le colonne sono antiche con capitelli romani, bizantini e romanici, il soffitto a cassettoni è seicentesco, la Sontuosa cappella di San Cataldo con cupola affrescata nel (1773) è ornata di tarsie marmoree e statue. Sempre sulla stessa via, sorge la chiesa di San Domenico Maggiore con facciata ornata da porta ogivale, gli altari barocchi, che hanno una ricca ornamentazione di tipo leccese.
Il gruppo dei partecipanti, a questa breve gita è rimasta entusiasta e meravigliata, da tutte le bellezze, che nasconde e custodisce la città di Taranto detta due mari.
Anna Sciacovelli