L’industria televisiva e cinematografica è una delle più influenti ed importanti al mondo. Tra i trend popolari e l’impatto sulla cultura popolare, gli attori e le celebrità, hanno sempre avuto un ruolo importante nella quotidianità. Pippo Baudo, Jerry Scotti, Mike Bongiorno, Paolo Bonolis, sono parte fondamentale della storia della televisione. Con gli anni però la qualità dei contenuti è andato peggiorando sia per gli over 60 che per la fascia dai 16 ai 35 anni che hanno cominciato a preferire canali in streaming su internet. Ma quale sarà il futuro di questi contenuti? Sarà la piattaforma streaming a superare la TV o tornerà alla ribalta , rinnovandosi completamente, la TV di sempre?
Mercato diviso
Per analizzare la cosa, dobbiamo osservare gli istituti di ricerca, in primis Istat: osservando i dati 2018/2019 si nota che il pubblico di fascia d’età 6/24 e 25/44 sta diminuendo rapidamente rispetto alla fascia d’età 45/64. Risultano invece in aumento le persone over 65. Non sono dati che bastano a dire che i giovani stanno trasferendosi da tv a PC, Tablet, su piattaforme quali Youtube, Amazon Prime, Netflix etc. ma sufficienti per dire che c’è una tendenza crescente ad abbandonare la TV.
Notiamo anche che la maggior parte dei giovani è abbonata a più servizi a pagamento per poter vedere i programmi e le serie TV che desiderano.
Altro motivo che porta a guardare maggiormente le piattaforme streaming è l’assenza di pubblicità che nella TV attuale, è diventata pressante al punto che chi guarda la televisione, cambia canale spesso o addirittura dopo qualche pubblicità di troppo, spegne.
Passare ai servizi streaming è anche più conveniente: possedere una tv significa pagare immediatamente il canone di 90 euro annui con sanzioni dai 200 ai 600 se non pagati. Se inoltre vogliamo contenuti extra, vedi Sky, dobbiamo pagare 19.90 al mese per il primo anno e poi 43,39 al mese, per i mesi successivi; costo decisamente elevato. Con i servizi streaming i costi ci sono ma decisamente inferiori, grazie anche ai pacchetti all inclusive.