IL FATTO Il carcinoma prostatico localizzato è una patologia che comporta la necessità di scegliere tra diverse opzioni di trattamento radicale. E’ stato presentato al Congresso ESMO (Società Europea di Oncologia medica) il primo studio che ha confrontato la radioterapia con la prostatectomia fornendo nuove evidenze scientifiche su questo confronto e con vantaggi rispetto al rischio di incontinenza urinaria e disfunzione erettile
3 DOMANDE In cosa consiste la novità? Come cambia la qualità di vita dei pazienti? Come cambierà l’approccio del medico?
RISPONDE Stefano Arcangeli, Direttore UOC Radioterapia Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori (MB), Presidente Eletto dell’Associazione Italiana di Radiobiologia (AIRB)
1. Quali novità introduce questo studio?
“A differenza degli studi precedenti, lo studio PACE-A ha esaminato opzioni di trattamento più contemporanee, utilizzando – per quanto riguarda la radioterapia, quella definita stereotassica (SBRT) e la prostatectomia robotica per la chirurgia. I risultati dello studio dimostrano, con il più alto livello di evidenza possibile, che la SBRT riduce significativamente il rischio di incontinenza urinaria e di disfunzione erettile rispetto alla prostatectomia, a fronte di un modesto aumento dei disturbi intestinali”.
2. In che modo questo studio influenzerà la qualità di vita dei pazienti?
“Per molti uomini, l’ansia legata a effetti collaterali come l’incontinenza urinaria e la perdita di funzione sessuale incide profondamente sulla scelta del trattamento. I dati raccolti dallo studio PACE-A forniscono stime aggiornate e affidabili su questi aspetti, migliorando la capacità dei medici di spiegare i possibili rischi e benefici. In questo modo, sarà possibile prendere decisioni più informate, ridurre l’incertezza e garantire un approccio personalizzato che possa massimizzare la qualità di vita dei pazienti, basato su informazioni cliniche precise e contemporanee”.
3. Qual è l’importanza clinica di questo studio?
“Lo studio PACE-A fornisce dati fondamentali per comprendere meglio gli effetti collaterali delle due principali opzioni di trattamento per il carcinoma prostatico. Valutare con attenzione questi effetti è essenziale per permettere ai medici di offrire terapie personalizzate, che rispecchino le priorità e le aspettative di ogni paziente in termini di qualità di vita. Il confronto tra la radioterapia SBRT e la prostatectomia robotica aiuta a guidare il processo decisionale, offrendo una base scientifica solida per scegliere il trattamento più adatto”.