Come ogni anno l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha presentato il Libro Blu dei Giochi, il report annuale con tanto di descrizione dello stato attuale del gioco d’azzardo in Italia.
Prende in considerazione, questo bollettino, tutti i dati in termini di raccolta, spesa, vincite, incassi, sul mercato del gioco legale in Penisola.
L’Agenzia, nel suo lavoro di presidio della legalità e della sicurezza nel commercio, continua a disegnare linee guida per l’evoluzione del settore, verificando contemporaneamente la regolarità dell’intero comparto.
Cosa è emerso dal Libro Blu? Anzitutto che nel 2019 gli italiani hanno speso 19,45 miliardi di euro, confermando la crescita al 2,4% rispetto al 2018 (quando la spesa fu di 18,99 miliardi). Le vincite si assestano ad una cifra pari a 91,1 miliardi, con un aumento del 3,6%. L’Erario intanto ha beneficiato di 11,4 miliardi, un +9,6% rispetto ai 10,4 del 2018. Il gioco su rete fisica si conferma maggioritario, con 74,1 miliardi di euro. Il gioco online chiuse con un 32,9% della quota mercato, a 36,4 miliardi.
Nel triennio 2017-2019 tutte le dimensioni del gioco hanno registrato una crescita in termine di valore: la raccolta è aumentata dell’8,64%, le vincite del 10,08%, la spesa del 2,42% e l’Erario del 10,68%. Quest’ultimo aspetto induce ad un’altra considerazione.
Se l’Erario ha toccato uno score così alto, molto del merito va all’aumento del prelievo sugli apparecchi da intrattenimento che nel 2019 ha significato un complessivo aumento delle entrate erariali del +9,6%. Il 46,2% delle entrate erariali invece sono arrivate, nel 2019, dalle AWP (circa 5,27 miliardi di euro). Un altro 17,2% dalle VLT (1,96 miliardi), il 12,9% dalle Lotterie, il 10,5% dal Lotto e il 13,1% da altri giochi. Il 2019 ha registrato inoltre un aumento dei controlli da parte dell’ADM, impegnata in una lotta senza sosta contro le frodi e gli illeciti. Lo scorso anno ha registrato anche un miglioramento dal punto dell’innovazione tecnologia, dell’aggiornamento delle procedure di controllo e delle iniziative di sviluppo. Più in generale nell’ultimo triennio il numero dei controlli sugli esercizi con offerta di gioco è diminuito dello 0,70%.
Lo scorso anno sono stati controllati 34.920 esercizi, l’imposta accertata è stata pari a 48,5 miliardi di euro, a conferma di una attività di contrasto all’evasione di imposte che continua senza tregua. I tentativi di accesso ai siti illegali invece ammontano a 144,2 miliardi, con oltre 1000 portali inibiti e inseriti nella “blacklist” dell’Agenzia. In particolare, si è dato il via ad un programma di iniziative per rendere più chiare e diffuse le informazioni all’utenza, con una pagina dedicata ad hoc con tanto di numero verde nazionale per il sostegno a chi soffre di dipendenza da gioco.
Prevenzione, deflazione e sostenibilità: sono queste le tre parole chiave dell’ADM. Il contenzioso tributario, invece, rappresenta la voce più rilevante di tutti i dati.
Nel solo 2019 l’ADM ha registrato riduzioni importanti sugli indici di soccombenza, pari al 10,4% per quel che concerne il settore giochi e tabacchi, con un significativo -8,9% rispetto al 2018.