Un comparto che sta tornando a crescere alimentando speranze sulla ripresa dell’economia italiana. Si parla di prestiti, un termometro dal quale si misura spesso il livello di salute di un paese. In Italia come detto, la situazione stava iniziando a fornire livelli di normalità che facevano ben auspicare:.
Una dinamica positiva che si è fermata con la diffusione del Coronavirus, in grado di mettere in ginocchio l’intera penisola non soltanto in termini sanitari ma anche economici. Uno dei primi esiti è legato proprio al settore creditizio, dato che si è assistito alla sospensione di finanziamenti, mutui e prestiti personali.
Il tutto partendo dalle limitazioni che sono state decise a monte, dal Governo, per tentare di porre un argine alle diffusione del virus e che devono necessariamente riflettersi in una certa elasticità verso i cittadini.
Tipologie di prestiti
Quali sono le tipologie di prestiti che vanno per la maggiore? Partiamo dalla cessione del quinto, particolare forma di finanziamento che prevede la restituzione della somma da rimborsare tramite trattenuta diretta della banca sulla busta paga o sulla pensione. L’importo di tale rata non può superare 1/5 di quanto percepito.
Ci sono poi i prestiti personali che consentono di ottenere somme di denaro senza obbligo di specificare la finalità dell’utilizzo della somma stessa e che per questo si differenziano dai prestiti finalizzati, dove invece tale finalità deve essere indicata.
Finanziamenti per dipendenti pubblici e prestiti con delega
Per quanto riguarda dipendenti pubblici ci sono i cosiddetti prestiti Inpdap, erogati ora dall’Inps. Si tratta d i finanziamento a tasso agevolato che l’istituto previdenziale può concedere agli appartenenti a questa categoria di lavoratori. I migliori prestiti Inpdap sono disponibili tanto sotto forma di piccoli prestiti che di prestiti pluriennali diretti o garantiti.
Infine segnaliamo i prestiti con delega, per coloro i quali abbiano bisogno di liquidità aggiuntiva rispetto a quella ottenuta con un altro finanziamento tipo cessione del quinto; il prestito con delega prevede rate mensili a importo fisso e, come nel caso proprio della cessione del quinto, tale rata non può eccedere 1/5 dello stipendio netto. Ecco perché il prestito con delega viene chiamato anche doppio quinto.