Si è svolta questa mattina, presso l’Aula Consiliare del Comune di
Eboli, la presentazione alla città dei 50 artisti selezionati per il
progetto “Art House” tra pittori, scultori, writers, fotografi,
grafici, musicisti, video maker e scrittori, pronti a mettere la
propria arte al servizio della legalità e dell’impegno civile.
Sono intervenuti: Angela Maria Fiorillo, presidente dell’associazione
Legalita Onlus; Claudia Capone, referente dell’Osservatorio Culture
Giovanili del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della
Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno; Carmine Galdi,
referente del Distretto Turistico Sele-Coast; Marco La Monica,
rappresentante dell’associazione Musicalmente; Carmine Busillo,
consigliere comunale delegato alle Politiche Giovanili; Marcello
Ravveduto, coordinatore scientifico del progetto Art House; il sindaco
di EboliMassimo Cariello.
Alla presenza dei 50 artisti provenienti dalle 5 province della
Campania, si è messo oggi il primo tassello alla realizzazione di quel
laboratorio di idee che nascono lontano dall’illegalità attraverso la
conversione di un bene confiscato alla criminalità organizzata in una
casa dell’arte. Obiettivo generale del progetto, infatti, è supportare
la professionalizzazione del lavoro creativo giovanile, agevolare
l’ingresso delle produzioni artistiche giovanili in circuiti economici
finalizzati alla vendita e integrare il messaggio artistico nel
tessuto civile e sociale. Il progetto è finanziato dal Dipartimento
della Gioventù e del Servizio Civile ed è promosso da una ATS –
Associazione Temporanea di Scopo – composta dall’Associazione Legalita
Onlus, dall’Osservatorio Culture Giovanili (OCPG) del Dipartimento di
Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell’Università degli
studi di Salerno, dal Comune di Eboli e dall’Associazione
Musicalmente.
“La condivisione di valori così importanti, di idee che poggiano
sulle salde basi della legalità, sarà il collante che unirà i singoli
in un gruppo in cui non esisteranno ruoli verticistici” ha affermato
Angela Maria Fiorillo, presidente dell’Associazione Legalita.
Gli artisti selezionati seguiranno un percorso didattico stimolante
grazie a importanti partenariati che qualificheranno il percorso con
Art House. Da Libera contro le Mafie all’Accademia delle Belle Arti di
Napoli: “Una prima sessione di formazione, della durata di 18 mesi,
inizierà il prossimo giugno – ha sottolineato Claudia Capone dell’Ocpg
-, la seconda a settembre. Ci sarà poi la fase di produzione artistica
all’interno del bene confiscato, sito in località Corno D’Oro a Eboli,
e infine la promozione sul territorio presentando alla collettività le
opere realizzate attraverso un calendario di eventi oltre che con i
canali digitali e tramite la piattaforma e-commerce. L’arte diverrà
linguaggio di comunicazione sociale, questi ragazzi saranno portatori
di messaggi importanti”.
Tra i protocolli d’intesa sottoscritti c’è anche la collaborazione
con il Distretto Turistico Sele-Coast che consentirà agli artisti di
esporre le proprie opere all’interno degli stabilimenti balneari della
fascia costiera salernitana: “L’innovazione creativa merita di avere
spazi e di essere esaltata nel migliore dei modi, siamo fieri di poter
creare una vetrina per questi ragazzi rendendo le strutture balneari,
per la prima volta nella nostra provincia, luogo d’arte”.
L’arte che crea messaggi di legalità: “Grazie a voi ragazzi Art House
entra finalmente nel vivo – ha dichiarato Marco La Monica
dell’associazione Musicalmente -. La mafia si oppone, deprime la
libertà, l’arte è libertà e la sua bellezza invaderà di etica e di
estetica un luogo prima non gestito in modo lecito per mano della
camorra”.
Il cuore del progetto consiste nella conversione di una struttura
confiscata alla criminalità organizzata in un’impresa sociale di
distribuzione delle opere artistiche prodotte nella stessa location
sul modello delle antiche botteghe d’artigianato e distribuite
attraverso canali formali diretti e indiretti. A questa attività di
base si affiancano progetti guidati e tematici di arte pubblica volti
alla divulgazione di messaggi civici e sociali.
L’arte si fa impegno civile, come ha spiegato il coordinatore
scientifico Marcello Ravveduto: “Quest’aula consiliare piena di
artisti, provenienti da tutta la Regione Campania, può essere il segno
per la città di Eboli della capacità di rappresentare il territorio in
un’identità collettiva che parte dall’arte. Intendiamo creare le
condizioni di promozione delle produzioni artistiche attraverso la
costruzione di relazioni con l’Accademia delle Belle Arti di Napoli ma
anche tramite la collaborazione con un importante settore della realtà
produttiva del territorio come quello turistico che ha implicazioni
agroalimentari, quindi strettamente connesso all’identità della Piana
del Sele e della fascia litoranea di Salerno. Intendiamo dimostrare
che la nostra non è soltanto la Regione dove c’è la camorra ma anche
una forte presenza dell’anticamorra e questo consiglio comunale di
artisti ne è l’espressione piena. La formazione sarà elemento di
confronto per ispirarvi puntando su di voi come gruppo di artisti,
sulla vostra capacità di saper mettere insieme linguaggi espressivi
diversi”.
Carmine Busillo, consigliere comunale delegato alle Politiche
Giovanili: “Nel corso della selezione degli artisti ho potuto toccare
con mano quanta passione ci sia nelle opere di questi ragazzi, quanta
voglia ci sia di riappropriarsi di spazi che l’anti-stato aveva
sottratto ai cittadini. Questa sala piena di giovani dimostra come
l’anti-stato abbia perso alla grande. Come amministrazione sosterremo
tutte le iniziative che porranno la legalità al centro della propria
azione”.
Il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, ha affermato: “Come
amministrazione abbiamo investito e investiremo molto sulla cultura,
l’arte sarà una realtà economica sul territorio e per il territorio
che promuoveremo anche attraverso di voi, attraverso la lotta alle
mafie e continuando a sostenere il riutilizzo sociale dei beni
confiscati alla criminalità organizzata. Quello della legalità è per
noi un valore fondante, Eboli e il suo territorio sono culla di arte,
storia, cultura. Ma la cultura non è un hobby, la cultura è elemento
di crescita morale, sociale per una comunità e per i suoi cittadini.
L’amministrazione sosterrà ogni iniziativa che vada in questa
direzione e che, soprattutto, sia dalla parte della legalità”.