Ischia è un ‘isola dell’italia appartenente, allo arcipelago delle isole flegree, della città di Napoli.
Nel 1953 nella necropoli di San Montano a Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia, l’archeologo Tedesco Giorgio Bucner, ritrovò la coppa di Nestore risalente al 725 a. C., sulla quale è incisa una poesia.”Io sono La bella coppa di Nestore, chi berrà da questa coppa, subito lo prenderà il desiderio di Afrodite dalla bella corona”.
L’isola d’Ischia chiamata dai latini Pithecusa, un nome, derivante dal greco Pitos, uguale alla parola vaso o isola ricca di pinità quindi Pitecos posta ai piedi del Vesuvio coperto di pini.
Il nome popolare di Ercolano era Resina a ricordo di un antico mercato di resina, che si vendeva in quell’epoca, o pece brettia, ottenuta dai pini della vicina Sila. I greci chiamarono la loro colonia sull’Isola Pitle Kaussai Nome dall’etimologia incerta. Secondo Senagora il nome deriverebbe da scimmia, che alluderebbe al mito dei Cercopi, antichi abitanti delle isole flegree, trasformati da Zeus in cercopitechi. Plinio il vecchio fa invece derivare il nome da pithos, anfora, suffragata da alcuni ritrovamenti archeologici che testimoniano la produzione di anfore di creta e ceramiche per la conservazione del vino, sull’isola d’Ischia e nel golfo di Napoli.
Le prime testimonianze del nome dell’isola risalgono all’anno 812, in una lettera di Papa Leone III nella quale informa l’Imperatore Carlo Magno di devastazioni accorse nell’area dopo un’emissione di prodotti vulcanici, banchi di polvere bianca, come pomice bianca l’isola è conosciuta sin dall’, VIII sec. a.C..
Mentre i latini la chiamava Arenaria localizzata sulla costa orientale, sotto il castello. L’isola dista da Napoli circa diciotto miglia marine e larga 10 Km. Il monte più alto è Emopeo 788 metri, ed è
Situato al centro dell’Isola.
Strabone, riporta quello, che dice Timeo, l’ultima eruzione è avvenuta nel 1302 nel settore orientale verso il mare. Pituis pieno di pigne. E’ detto anche Ixos (appiccicoso della resina).
Dagli antichi era chiamata, L’isola Iscia.Il rilievo più alto è rappresentato da monte Eponeo, l’attività del vulcano a Ischia, è caratterizzata da eruzioni molto consistenti, l’ultima è avvenuta il 1302 nel settore orientale dell’isola.
Le parti più antiche sono Punta Imperatore, Capo Negro,Promontorio, Sant’Angelo, Punta della Signora, Capo grosso,Punta San Pancrazio, Punta della Cannuccia.
Monte Epomeo si è formato ben 130.000 anni fa l’isola è stata colpita dai terremoti nel 1883 e nel 2017. Spesso l’isola è schiaffeggiata da venti di Grecale e quello di tramontana. Posta su un isolotto, collegato al paese da un ponte, fatto erigere nel 1438, da Alfonso d’Aragona, è una robusta costruzione con torri angolari cilindriche e mastio. Nella stessa zona si trovano i resti abbandonati della vecchia Cattedrale dell’Assunta costruita nel 1301 e dell’ex monastero delle clarisse eretto nel 1575 con la settecentesca Chiesa dell’Immacolata.
La Cattedrale dell’Assunta, del (XIV sec.) Costruzione rimaneggiata in periodo barocco, conserva, all’interno , alcune opere d’arte. Il Museo dell’isola raccoglie reperti archeologici scoperti nell’Isola, fossili e oggetti d’arte. Ispirati principalmente a manufatti egiziani e fanno parte dei mercanti fenici installati a Ischia.
La forma dell’ Isola, è quasi uguale ad un trapezio e somiglia ad uno scoglio, sull’isola si parla anche di un maremoto avvenuto nel IV sec. a.C. mentre l’ultima eruzione è avvenuta ne 1302 nel settore orientale dell’isola con una breve colata (nota come Arso) che giunse sino al livello del mare.
I Comuni in totale sono: Barano d’Ischia, Terme, Casamicciola, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana, in questo periodo si contano in tutto 64.115 abitanti.
Ricerca aggiornata, 24 gennaio 2019
Anna Sciacovelli