Le vecchie “casedde” dei contadini pugliesi occupano un vasto territorio della campagna pugliese che acquisisce un dolcezza mediterranea, un ambiente pervaso da una serenità geometricamente delineata tra oliveti e mandorleti e vigneti e lunghe tracce di muretti a secco.
Ogni regione si distingue per un luogo un elemento unico che in esso riassume e caratterizza la nostra Regione la Puglia.
I Trulli, tende pietrificate che occhieggiano con il loro biancore, tra il verde dei filari dei vigneti e il variegato azzurro del mare. Un terreno carsico, il nostro coperto da un basso strato di terra rossa dove le radici attecchiscono con rapidità in una terra ricca d’identità architettoniche ed ambientali. Sembrano palinsesti di pietra che raccontano la storia agraria del Sud,opifici masserie proiettati nel futuro e nel contempo testimoni silenziosi del nostro passato.
Il territorio disseminato da torri merlate piombatoi, caditoie, possenti mura di cinta e portoni con stemmi ammurati, richiamano alla memoria storie di pirati e briganti mentre i nostri passi calpestano loggiati, scalinate, viottoli e giardini, di quella borghesia, che nel settecento e ottocento, si trasferiva in campagna per goderne i benefici.
Il Trullo, umile casa a cono, ha una certa affinità con la Tholos greca, mentre quest’ultima richiedeva un progetto professionale, il trullo nasce da una primaria necessità di alloggio, è opera solitaria di un mastro contadino, che ignaro delle leggi della statica e di tecniche costruttive, modulava un “modulus”, il proprio ambiente, per riporre inizialmente gli attrezzi agricoli, successivamente adibita a casa del primo nucleo familiare.
Molte le città dove sopravvivono i Trulli, la città di Alberobello sin dal secolo scorso è stata dichiarata dall’Unesco ” Patrimonio Mondiale dell’Umanità.”
La Valle d’Itria e nell’alto Salento, rappresentano i luoghi dove ci sono vasti agglomerati di trulli, tra i più grandi, il trullo Sovrano, casa Pezzolla e i trulli Gemelli.
Alcuni segni particolari sono: i pinnacoli e i disegni sui muri, sui trulli, la mezza luna, il sole, una stella , una croce semplice, croce raggiata, candeliere semplice, croce ad albero, simbolo della venere, del toro e di giove.
Chianche e chiancarelle bianche, servono per innalzare un trullo, la città di Alberobello “la Città dei Trulli” da non dimenticare, è patrimonio mondiale dell’umanità.
Anna Sciacovelli