Gli asset di investimento alternativi diventano sempre più interessanti per gli operatori di tipo istituzionale e per i privati. Gli investimenti alternativi sono una fonte di diversificazione del portafoglio di investimento ottimale. Proprio per questo sempre più persone si interessano a questo tipo di finanza alternativa ed è giusto chiedersi: in cosa consistono gli investimenti alternativi? Quante tipologie di asset alternativi esistono? Prima di addentrarsi in questo mondo è opportuno avere un quadro di riferimento ben circostanziato.
Questi strumenti possono rappresentare un’opportunità più che valida per veicolare risorse a supporto della crescita delle PMI e quindi un sostegno all’economia reale del Paese. Per questo motivo abbiamo deciso di approfondire insieme questo argomento.
Investimenti alternativi: cosa sono e come funzionano
Si definisce investimento alternativo qualsiasi forma di asset finanziario che si svolge al di fuori delle tradizionali categorie di investimento. Le principali tipologie di investimento alternativo sono:
- Azioni;
- Obbligazioni;
- Fondi comuni.
Gli strumenti più comuni di investimento alternativo sono Private Equity e Venture Capital, Private Debt e Fondi di Investimento Alternativi o FIA. Oltre ciò è anche possibile investire in asset reali alternativi.
Perché scegliere gli investimenti alternativi
Gli investimenti alternativi rappresentano strumenti ideali perché permettono di avere potenzialmente dei rendimenti maggiori rispetto agli strumenti tradizionali. Chi decide di investire in questo campo si affida allora a società fintech che propongono soluzioni innovative e personalizzate, che sfruttano il potere dell’avanzamento tecnologico per fornire un sistema ottimizzato, veloce e smart.
Per chi abbia dei dubbi sulla regolamentazione di questi investimenti è importante sapere che esiste un mercato regolamentato degli investimenti alternativi che si svolgono su bassi volumi e quindi minore liquidità rispetto ai tradizionali. Sono alternative finanziarie, infatti, che aprono l’accesso a tutti.
Quali sono le tipologie di investimento alternativo
Gli strumenti di finanza alternativa sono principalmente diretti alle piccole e medie imprese non quotate, ossia sono ideali per sostenere l’economia reale. Ciò è dovuto a una serie di caratteristiche che queste tipologie di investimento posseggono: vediamo quali.
- Il Private Equity è un investimento al capitale di rischio di imprese non quotate. Spesso gli investitori istituzionali scelgono di rivolgere l’apporto al capitale di rischio anche ad attività connesse e strumentali che riguardano la vita aziendale. L’investitore, in questo caso, può entrare in società anche in una fase successiva;
- Il Venture Capital è un’attività di investimento a medio-lungo termine che si adatta a imprese non quotate principalmente in fase di start up che evidenziano già un buon potenziale di sviluppo. Il Venture Capital è un investimento alternativo in cui l’investitore entra in società proprio quando quest’ultima è ancora in fase di start up per supportare attivamente il percorso di crescita e sviluppo;
- Il Private Debt è invece uno strumento di debito messo a punto per PMI non quotate e sottoscritto da investitori non bancari. Per fare un esempio concreto, nel Private Debt rientrano i Minibond, i prestiti obbligazionari a medio-lungo termine.
In ultima istanza troviamo i Fondi di Investimento Alternativi o FIA che riguarda tutti i fondi con un portafoglio che non comprende strumenti tradizionali: i profili di rendimento e volatilità sono di solito più alti, come nei cosiddetti Hedge Fund, ossia fondi di investimento speculativi che utilizzano le vendite allo scoperto per fungere da leva finanziaria. Gli asset reali alternativi, invece, forniscono una strategia di investimento ideale per resistere alle turbolenze di mercato. Sono anche detti appunto “beni rifugio”.