Una attitudine alla quale si sta dedicando un numero sempre maggiore di utenti anche nel nostro paese, un vero e proprio esercito di trader fai da te con il desiderio di arricchirsi investendo in modalità online.
Pur non essendoci numeri ufficiali in quanto tutto ciò che ha vita esclusivamente in rete è sempre difficile da quantificare, il dato riferito ai tanti broker che spuntano come i funghi sul web è un chiaro segnale di quanto il comparto stia crescendo. Una nuova corsa all’oro che vede per protagonisti investitori privati desiderosi di intraprendere questo cammino senza avere una guida che faccia da intermediario con il mercato.
Per capire l’essenza dello strumento è sufficiente capire cosa si intende quando si parla di trading online: non un vero e proprio prodotto finanziario bensì un approccio, quindi una metodologia differente che prevede il ricorso alla rete, e più precisamente a piattaforme web che mettono a disposizione dell’utente un software che consente di accedere ai principali mercati, per investire in asset tradizionali o innovativi.
In sostanza un modo pratico per sfruttare a pieno, anche nel campo finanziario, quanto messo a disposizione dalla tecnologia internet negli ultimi decenni. Solo che un prodotto di questo genere non può passare inosservato e lo scetticismo attorno ad esso è sempre più evidente; figlio di una neanche troppo sbagliata teoria che va a mettere in correlazione il fatto che tale modalità possa far avvicinare al trading anche utenti inesperti con la più elevata probabilità di toppare l’investimento.
Discorso lineare che non fa una piega perché aprire il mondo della finanza e degli investimenti anche ad utenti inesperti è stato una sorta di azzardo, forse una forzatura che comunque si pone in scia con quanto avviene oggi grazie alle tecnologie della rete. Tramite internet è possibile gestire il proprio conto corrente, inviare pagamenti con un click da una parte all’altra del mondo, effettuare acquisti.
È quindi del tutto normale che, sulla scia di queste conquiste, si sia deciso di rendere raggiungibile tramite canale multimediale anche il mondo della finanza, un tempo ritenuto una sorta di tempio inespugnabile al quale potevano accedere esclusivamente pochi fortunati (e preparati in materia).
In sostanza internet si conferma ancora una volta prodotto altamente inclusivo, popolare nel senso di diffuso e rivolto a chiunque. Con tutto quello che ciò implica in termini positivi e negativi.