Uno dei sentimenti con cui in tanti si trovano a fare i conti, è di sicuro l’ansia. Si tratta di un qualcosa che va a compromettere gran parte delle attività quotidiane, impedendo anche a chi ne soffre di buttarsi in una nuova avventura senza farsi mille paranoie prima.
Comprendere l’Ansia Quotidiana
L’ansia è un qualcosa che implica diverse condizioni psicologiche e che si può manifestare in diversi modi.
Ma quali sono i tipi più comuni di ansia? Ecco una breve panoramica su una condizione che accomuna sempre più persone:
- agorafobia, ossia un disturbo d’ansia dove il soggetto soffre di paure e ansie provocate dall’esposizione a situazione dove sarebbe imbarazzante difficile riuscire ad allontanarsi;
- ansia causata dall’utilizzo di sostanze chimiche come farmaci o sostanze tossiche. Si tratta di una forma di ansia che si manifesta sia nel corso dell’assunzione che in un periodo di astinenza;
- disturbo di panico, un momento di ansia e vuoto dove si va a sperimentare un incontrollato aumento della paura dinanzi a qualcosa che veniva percepito come se fosse un pericolo;
- disturbo d’ansia da separazione che si verifica soprattutto nei bambini dagli 8 ai 24 mesi e che scompare quando si sviluppa un senso di permanenza. Ci sono situazioni in cui l’ansia da separazioni persiste oppure ricompare più avanti;
- disturbo d’ansia generalizzato caratterizzato da preoccupazioni e tensioni eccessive inerenti a vari eventi o attività. L’ansia si presenta nella maggior parte dei giorni e per circa 6 mesi e può essere affiancato da altri sintomi, tra cui tensione muscolare, difficoltà di concentrazione o stanchezza;
- disturbo da stress post traumatici derivante da eventi passati, una condizione che nasce dopo un evento traumatico e che va a caratterizzarsi con la presenza di flashback, incubi o pensieri intrusivi. Coloro che ne soffrono manifestano iper-vigilanza, umore negativi o disturbi del sonno;
- fobie sociali ossia un disturbo caratterizzato da una paura intensa di essere giudicato in maniera negativa. Coloro che ne soffrono hanno paura di essere giudicati in maniera umiliante o imbarazzante;
- fobia specifica, ossia di disturbi d’ansia comuni caratterizzati da paure intense verso situazioni o oggetti;
- mutismo selettivo, un disturbo d’ansia che colpisce soprattutto i bambini durante l’età evolutiva e si manifesta quando il bambino si trova in contesti sociali che percepisce come minacciosi.
Insomma, è facile capire che coloro che soffrono di uno o più di questi disturbi d’ansia non riescono a vivere serenamente ma si vedono condizionati in ogni cosa che fanno.
La TCC: Un Approccio Basato sull’Evidenza
In casi del genere, molto utile potrebbe essere la terapia cognitivo comportamentale
una sorta di approccio di psicoterapia che va concentrarsi sulle connessioni tra emozioni, pensieri e comportamenti di un soggetto.
Questa si basa sull’idea che i pensieri negativi influenzano negativamente anche i comportamenti e le emozioni, andando così a dar vita a problemi comportamentali ed emotivi.
Insomma, in molte situazioni potrebbe dirsi necessario un intervento terapeutico personalizzato con la TCC.
Strategie TCC per Gestire l’Ansia
Ma quali sono le tecniche che si utilizzano per gestire i sintomi ansiosi o fobici?
La prima fase per il trattamento contro l’ansia è quello di ridurre la paura. Bisogna quindi creare una lista ordinata delle situazioni che vanno a causare ansia e lavorare così su di esse.
Alcuni professionisti sono d’accordo nell’affermare che un altro passo da fare è quello di identificare i pensieri negativi che vanno a verificarsi prima, dopo o durante. Insomma, con una strategia cognitiva di gestione si riuscirà a modificare ogni abitudine e credenza negativa sulla propria situazione sociale.
Chi soffre di problemi d’ansia potrà concentrarsi su esercizi di rilassamento andando così a indicare alcuni gruppi muscolari che dovranno essere tesi per 5-10 secondi per rilasciare poi la tensione.
Il soggetto in questione dovrà notare la differenza tra la sensazione che accompagna l’attenzione e rilassamento.
Infine, un lavoro molto importante che dovrà fare il terapeuta è quello di modellare e quindi addestrare le abilità sociali, un passo che può produrre effetti terapeutici attraverso aspetti formativi riguardo all’istruzione di queste abilità.