Il tennis italiano vive ultimamente stagioni di grande livello. Una cosa mai successa prima con tanti campioni che stanno esprimendo il loro grado più alto come Matteo Berrettini, Fabio Fognini e Jannik Sinner, in grado tutti di entrare nella top10 del mondo. Gli azzurri vengono costantemente tenuti in alta considerazione anche nei pronostici e nelle varie quote sul grande tennis e capaci di giungere a risultati incredibili ed emozionanti per il pubblico. E se oggi a trainare il movimento della racchetta italiana ci pensa, territorialmente, il centro-nord, in passato la Campania è stata vera e propria fucina di talenti. Tra gli anni ’70 e ’90 campioni come Massimo Cierro, Diego Nargiso e Rita Grande hanno regalato anni d’oro al tennis napoletano, fino ad arrivare, negli ultimi anni, alle attese che c’erano su Lorenzo Giustino.
Diego Nargiso
Partiamo dal 1970, anno in cui è nato Diego Nargiso che alla fine degli anni ’80 fu un raggio di luce nel periodo più buio del tennis italiano. A 17 anni, infatti, si impose nella finale di Wimbledon juniores e ancora oggi è l’unico azzurro ad ottenere questo titolo. Il suo miglior piazzamento in classifica ATP è stato il 67° posto e per questo si è sempre parlato di un talento mai del tutto sbocciato. Una carriera che ha avuto soddisfazioni più nel doppio che nel singolo con 5 titoli conquistati e una medaglia d’argento nella Coppa Davis del 1998.
Rita Grande
È del 1975 invece Rita Grande, forse la più grande della storia delle giocatrici campane. A soli 15 anni disputa i primi tornei nel circuito ITF e nella sua carriera raggiunge la prestigiosa posizione del posto numero 24 al mondo. Nella sua carriera ha però vinto a livello internazionale con un solo titolo ITF, a Vilamoura, in Portogallo, nel 1993 e 3 WTA, a Hobart, Bratislava e Casablanca. Ad ogni modo nella sua carriera la tennista azzurra ha conquistato 336 vittorie e subito 332 sconfitte a livello WTA in singolare, dove è arrivata in finale juniores a Wimbledon nel 1993.
Massimo Cierro
Napoletanissimo anche Massimo Cierro che nel 1991 raggiunse il punto più alto della sua carriera con una vittoria incredibile su Karel Novacek nel 1991. Cierro nella sua vita sportiva ha alternato alti e bassi, non andando mai oltre il 113° posto nel ranking ATP ma raccogliendo diverse soddisfazioni conquistando per cinque volte il titolo di Campione d’Italia, tre in doppio e due in singolare, e la capacità di essere molto scattante e veloce nei movimenti sia a fondo campo che sotto rete.
Lorenzo Giustino
Ultimo dei ragazzi più promettenti del circuito tennistico partenopeo è Lorenzo Giustino, classe 1991 che oggi a 32 anni cerca ancora un suo spazio nel tennis internazionale, il cui posizionamento migliore è quello del 2019 con un 127° posto nella classifica ATP. E se nell’ATP non è mai riuscito a raccogliere quanto voleva e sperava, diversa è stata la storia nei circuiti Futures e quello Challenger, dove per il primo è riuscito a conquistare 9 titoli e nel secondo uno. Nel 2020 Lorenzo Giustino partecipa al Roland Garros scrivendo un pezzo di storia del torneo contro Corentin Moutet in un match durato sei ore e cinque minuti, il secondo incontro più lungo della storia del Roland Garros e il più lungo in assoluto mai disputato da un tennista italiano. La carriera di Giustino può ancora regalargli soddisfazioni e il suo più grande obiettivo è quello di approdare nei migliori 100 al mondo del circuito ATP.