Il mercato delle criptovalute è composto da migliaia di progetti. Se Bitcoin ed Ethereum sono largamente conosciute anche da chi non conosce molto questa realtà, ci sono molti altri token i quali hanno a loro volta le carte in regola per entrare a far parte della Top Ten di settore e, magari, evitare di fare l’ingloriosa fine di Terra, la stablecoin che dopo aver sollevato tante aspettative è praticamente deflagrata, lasciando sul campo soltanto macerie. Proviamo quindi a indicare i token che stanno emergendo in questo momento, ma ancora poco conosciuti.
Cosmos (ATOM)
Tra le criptovalute emergenti, il primo progetto da conoscere, per chi cerca alternative di valore, è rappresentato da Cosmos. Si tratta di una blockchain che si propone di ospitare più protocolli diversi, in maniera tale da ospitare più realtà e fare loro da infrastruttura, una sorta di Internet delle blockchain, in grado di comunicare tra loro in modo decentralizzato. Il progetto è nato nel 2016, su impulso di Jae Kwon e ha puntato sul protocollo di consenso Tendermint. Una scelta molto importante, trattandosi di un meccanismo Proof-of-Stake, quindi non solo molto più veloce del Proof-of-Work, ma anche più conveniente in termini economici e meno pericoloso a livello ambientale.
Algorand (ARGO)
Tra le blockchain alternative di cui si è molto parlato ultimamente c’è anche Algorand. Il motivo della sua notorietà deriva dal fatto che proprio questo protocollo è stato scelto da El Salvador come base del proprio progetto di digitalizzazione dopo il varo della Bitcoin Law. La ragione di questa scelta è da ricercare nel fatto che il network sembra in grado di risolvere l’ormai celebre trilemma di Buterin, ovvero riuscire a tenere insieme scalabilità (numero delle operazioni possibili), convenienza in termini di costi e sicurezza, pur girando su Proof-of-Stake, che teoricamente perde colpi su quest’ultimo punto. A renderlo possibile è la presenza dell’algoritmo PurePoS, grazie al quale Algorand assicura operazioni in circa 2,5 secondi al costo di un millesimo di euro e senza perdere in sicurezza.
Polygon (MATIC)
Infine, in questa piccola guida alle crypto emergenti, non può mancare Polygon, uno dei tanti Ethereum Killer che si propongono di prendere il posto della creazione di Vitalik Buterin e assumerne la funzione di punto di riferimento per la DeFi (Decentralized Finance).
Nata nel 2017, dalle fervide menti di Jaynti Kanani, Anurag Arjun e Sandeep Naiwal, la blockchain rappresenta un framework con il quale gli sviluppatori si propongono di realizzare applicazioni decentralizzate e strutture blockchain scalabili e compatibili con quella di Ethereum. In particolare, Polygon è una rete di livello-2 costruita su ETH proprio con l’intento di dare una soluzione ai problemi di scalabilità, velocità ed efficienza che sin dalla nascita hanno zavorrato la più famosa delle Altcoin, senza però andarne ad intaccare in alcun modo le caratteristiche principali. Nel corso degli ultimi mesi è stata un punto di riferimento per i creatori di NFT, proprio per i notevoli vantaggi che assicura in termini di scalabilità e convenienza delle transazioni.