Perché gli imprenditori non dovrebbero concentrarsi (solo) sul fatturato
Secondo quanto scritto da Alessandro Mazzù in questo articolo ci sono 10 motivi per cui le aziende non crescono. Tra tutti uno colpisce in particolar modo: il non dedicare abbastanza risorse alla crescita. E forse ci sarebbe anche un undicesimo da aggiungere: il mondo dell’imprenditoria è vittima di scarsa informazione.
Il primo errore che si commette per assenza di informazione è il considerare un’azienda in crescita quella che lavora sull’aumento del fatturato. Ma non è così.
Sbagliamo a fare riferimento solo all’aumento di fatturato, quando si parla di redditività; non è questo l’indice giusto per sostenere che l’azienda sia in crescita.
Nel parlare di crescita aziendale non si può fare riferimento al volume d’affari, poiché non sono le fatture a definirla, ma la percentuale di crescita del tuo margine di contribuzione, la differenza fra i ricavi di vendita ed il costo variabile delle quantità vendute.
Cosa si intende per margine di contribuzione, a cosa serve?
Il Margine di Contribuzione è, in parole più spicciole, la percentuale che definisce di quanto sia aumentato il tuo conto in banca nel giro di un anno. Sappi che le fatture non sono l’espressione di quanto guadagni. L’errore che commettono molti imprenditori è di non calcolare all’interno del proprio flusso finanziario, anche le spese di gestione della propria azienda.
Per un imprenditore è di fondamentale importanza l’analisi del bilancio interno, perché è proprio dall’interno che si riesce a capire come l’azienda sta andando, quanti soldi si possono investire per aumentare il margine di contribuzione e quindi la redditività.
Cosa si intende con redditività
“La redditività, in ambito aziendale, indica la percentuale di guadagno percepita dai soci che hanno investito nel capitale dell’azienda il proprio denaro o i propri beni. L’indicatore della redditività del capitale proprio dei soci investito nell’azienda è dato dal ROE (return on equity=redditività del capitale proprio) che è il risultato del rapporto tra l’utile netto dell’esercizio e il capitale proprio.” – da Wikipedia
Concentrarsi sulla redditività significa quindi monitorare i margini di contribuzione dell’azienda per capire la variazione di questi ultimi, di anno in anno.
Purtroppo questo non accade spesso. Esistono molte aziende che portano utili altissimi e al contrario altre che fatturano decine di milioni di euro, ma hanno dei margini di contribuzione estremamente bassi.
Realizzare redditività, per un’azienda significa che l’imprenditore è riuscito a far crescere il saldo del proprio conto corrente nel tempo. La redditività aziendale unita al concetto di margine di contribuzione permette di strutturare un’impresa vincente come quanto scritto nel libro di Francesco Cardone “Impresa Vincente.
Per questo motivo oggi è necessario investire sull’ottimizzazione dei costi, sulle attività di marketing e sulla figura del commercialista che diventa un valido supporto alle attività quando, invece che un semplice mediatore fiscale, è un consulente efficace nello sviluppo della crescita aziendale.
La redditività è la somma dei guadagni reali
La redditività è rappresentata dai soldi guadagnati realmente e la crescita del fatturato è una falsa convinzione inculcata nella mente dell’imprenditore. L’incremento della redditività non si verifica senza un’ottima gestione dei risultati aziendali, dei costi e di un’analisi dell’efficacia del prodotto o servizio inserito sul mercato.