Una corsa degli ultimi giorni a vendere che ha riproposto un tema che, ciclicamente, riemerge quando si parla di monete virtuali: la loro volatilità ed il rischio, paventato ad molti, di una vera e propria bolla speculativa. Ma andiamo con ordine.
Il Bitcoin è la moneta virtuale per eccellenza, quella più famosa e che nel corso degli anni è diventata il simbolo di tutte le criptovalute: anche in termini di valore si parla indubbiamente della valuta virtuale più preziosa. Un valore che sul mercato è stato spesso e volentieri altalenante raggiungendo picchi da capogiro verso l’alto, al punto di far gradare ad una sorta di miracolo; per andare poi a crollare toccando cifre molto basse.
Una sorta di effetto altalena che nelle ultime ore è ripreso più forte che mai generando, come detto, una forte corsa a vendere Bitcoin. Risultato diretto, nelle ultime ore il prezzo del Bitcoin è sceso di circa il 13% dopo che, da inizio anno, aveva lasciato registrare salite interessanti.
Si sta parlando, è sempre bene ricordarlo, della valuta virtuale che nel dicembre 2017 aveva sfiorato i 20mila dollari per un record storico e che, circa 6 mesi fa, era scesa a 3500 dollari circa. Una forbice enorme che raramente si riscontra in asset finanziari di altra natura.
Ed in questa sorta di frullatore gli investitori privati, ovvero quelli che agiscono in prima persona senza rivolgersi ad intermediari finanziari di qualsivoglia natura, si chiedono se convenga ancora comprare Bitcoin o no. Ovviamente rispondere a tale interrogativo è alquanto complicato oltre che sconveniente, visto che si potrebbero fornire indicazioni errate che potrebbero causare perdite di capitali investiti.
Certo è che, come sempre sui mercati, quando si registra una ondata a vendere il valore dell’asset tende a scendere; ma paradossalmente potrebbe essere quello anche il momento idoneo per investire, quando si compra bene, a cifre accettabili. Tra l’altro il tema della monete virtuali sta tornando a crescere prepotentemente proprio in questi giorni, a seguito del lancio da parte di Facebook di Libra, valuta digitale di casa che diverrà effettiva a partire dal 2020.
In sostanza il mondo delle criptovalute sembra avere ancora molto da dire e di qui ai prossimi anni potrebbe rappresentare un tema di grande impatto sia sull’economia reale che sulle abitudini degli investitori e degli utenti della rete. Perché prima ancora che asset finanziario, le criptovalute nascono per essere strumento di pagamento utilizzate dagli utenti per inviare e ricevere denaro da qualsiasi parte del mondo con un semplice click, in rete.