In estate si ha solo voglia di rinfrescarsi, cercando un po’ di sollievo dal caldo afoso stagionale.
Una passeggiata spesso termina con un incontro con gli amici al bar.
Un gelato, una bibita fresca, sono l’ideale per rinfrescarsi.
E, in estate, ogni bevanda che si rispetti, ha il bicchiere colmo di ghiaccio.
Ma precisamente, cos’è il ghiaccio?
Ghiaccio è il nome usato per definire l’acqua allo stato solido ( gli altri due stadi sono liquido e gassoso). Questa transizione avviene quando l’acqua liquida viene raffreddata sotto gli 0 °C.
Per evitare ogni inconveniente, bisogna conservare il ghiaccio come un vero e proprio alimento. Si tratta comunque di un qualcosa che viene ingerito da grandi e piccoli e quindi ha bisogno di alcune attenzioni che spesso vengono evitate.
Quando mettiamo un cubetto in una bevanda, questo si scioglie rilasciando tutte le sostanze nel bicchiere. Alla fine si ingerisce tutto il contenuto del bicchiere, e se non si utilizza ghiaccio commestibile, si rischiano danni per la propria salute.
Come evitare che il ghiaccio fatto in casa sia più un bene che un male?
Bisogna stare attenti alla pulizia, eliminare ogni residuo di cibo dal vano refrigerante, pulire le vaschette attentamente dopo ogni utilizzo.
Per evitare la formazione di batteri, è preferibile utilizzare una refrigerazione rapida a una temperatura di -18°.
Inoltre è bene consumare il ghiaccio entro 4-6 settimane, e utilizzare pinze o cucchiai puliti per trasferirli nei bicchieri.
Queste sono le indicazioni per produrre del ghiaccio a norma in casa.
Ma spesso si assume del ghiaccio anche quando si è fuori casa, con la famiglia o gli amici.
Come essere sicuri che il barista sotto casa nostra usi le stesse attenzioni che usiamo noi?
Proprio su questo argomento, qualche mese fa, su Striscia la Notizia, è andato in onda un servizio sui batteri presenti nel ghiaccio che si usa per bibite o per cocktail e che mettono a rischio la nostra salute.
Durante il servizio, sono stati prelevati alcuni campioni e, dopo averli fatti analizzare in laboratorio, si è scoperto che erano presenti alte concentrazioni di numerosi batteri quali: coliformi fecali, escherichia coli, enterococchi, pseudomonas.
Purtroppo il ghiaccio è un alimento delicato, poiché, a causa della sua bassa temperatura, non è immune da contaminazioni batteriche. Il rischio di “sporcare” questo alimentatore aumenta nel momento in cui non viene maneggiato con le apposite attrezzature, quali pinze per ghiaccio o guanti puliti se si usano le mani.
Per prevenire ogni tipo di problema, nel 2015, è stato creato il “Manuale di corretta prassi igienica per la produzione di ghiaccio alimentare”.
Questo è stato approvato dal Ministero della Salute.
Inoltre, oltre ai batteri, ogni cubetto potrebbe nascondere dei corpi estranei che potrebbe essere ingerito, provocando molti danni oppure potrebbe essere contaminato da sostanze chimiche.
Oltre a occuparsi dei fornitori, del personale, dei profitti, i proprietari di bar, ristoranti, pizzerie devono fare attenzione anche alla sicurezza del ghiaccio.
Per essere sicuri della qualità dell’acqua dei vari punti di ristorazione è possibile fare delle analisi grazie nell’apposito servizio dell’Ascom di Bergamo.
I tecnici, dopo aver prelevato un campione dell’acqua, riporterà tutti i dati sulla sua composizione e sulle caratteristiche fisiche e chimiche.
Per chi ha deciso di aprire una nuova attività di ristorazione e non vuole occuparsi dei problemi relativi al ghiaccio, può rivolgersi ai professionisti di Ghiaccio Express.
Ghiaccio Express è presente su tutto il territorio nazionale ed è fornitore di grandi eventi.
Tra i prodotti trattati da questa azienda troviamo il classico ghiaccio per cocktail, il ghiaccio secco per il trasporto di alimenti congelati, blocchi di ghiaccio per eventi, sculture di ghiaccio per scenografie e campagne pubblicitarie.
Per evitare problemi con il ghiaccio, è meglio affidarsi a chi è molto più esperto di noi in questo campo, cioè ai professionisti di Ghiaccio Exspress.