Il caldo e le elevate temperature incidono inevitabilmente sulla capacità di pensiero, attenzione e ovviamente sul nostro stesso umore. Non vi capita mai di non avere voglia di fare nulla, soprattutto con l’arrivo della primavera o dei primi giorni di caldo. Molte sono state le ricerche svolte al fine di verificare la connessione che esiste tra il tempo e l’attività del nostro cervello.
Ad esempio pensate alle vostre giornate in ufficio, soprattutto alla differenza che c’è nella capacità produttiva, nel livello di attenzione in relazione allo svolgimento dei vostri compiti quando fa freddo, oppure se le temperature diventano insopportabili. Infatti, la funzione meteorologica, è stato provato sia uno dei fattori principali da cui dipende la produttività o meno di un qualsiasi lavoratore. In particolare nel raggiungimento degli obbiettivi aziendali e soprattutto nella rapidità con cui i compiti vengono portati a termine.
Questo probabilmente è stato l’elemento che ha portato a porre maggiore attenzione sugli ambienti di lavoro. In particolare sull’obbligo da parte delle aziende e dei datori di lavoro di creare sempre le migliori condizioni per i propri dipendenti. Perché è chiaro che per aumentare la capacità di concentrazione, l’ambiente debba essere adeguato e confortevole per tutti.
Nel nostro paese, la legislazione per la prima volta fa riferimento agli ambienti di lavoro con art 281, legge 128 del 1959. Però solo con il decreto legislativo 81/2008, introduce il concetto di clima e agenti fisici per ogni tipo di impiego, anche se non si tratta di cave o miniere. Con particolare accento a tutti quegli elementi considerati pericolosi per la sicurezza del lavoratore. Cosa significa questo?
Quello che dice la legge è che il dipendente a prescindere dal lavoro che svolge, deve essere messo in condizione di lavorare in maniera agevole. Per questo la normativa oggi ne tutela la sicurezza, facendo riferimento anche alle temperature e alle condizioni fisiche dello stesso ambiente. Le temperature dunque, devono essere adeguate al tipo d’impiego e agli sforzi necessari. In base a questi parametri, è necessario applicare ogni tipo di apparecchiatura e mezzo che ne garantiscano la protezione, con specifico riferimento alle temperature, in modo che non siano troppo elevate o eccessivamente basse.
In conclusione anche la legge oltre che la scienza, riconoscono che esiste una stretta connessione tra le temperature e la nostra stessa capacità di superare i problemi. Questo vale ovviamente per i lavoratori, ma anche per gli studenti e in generale nella vita quotidiana. Infatti, i risultati delle ricerche fatte hanno concluso che il nostro cervello, quando messo sotto pressione, in questo caso con le elevate temperature. Cerca di raggiungere gli obbiettivi in maniera rapida senza però analizzare adeguatamente le possibili soluzioni. Questo perché il caldo incide sulla nostra energia fisica e mentale con il risultato che l’attenzione scema, quindi meno attenzione, ridotti risultati, o risultati scadenti.
Oggi, uno dei principali modi per arrestare le conseguenze del caldo è principalmente il climatizzatore, presente ormai in ogni ufficio pubblico, negozio e ambiente di lavoro. Proprio per garantire le condizioni perfette di lavoro. Inoltre è possibile scegliere tra una grande varietà di modelli di condizionatori tra i migliori al mondo, come i climatizzatori Samsung.
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