Albrecht Durer nato a Norimberga nel 1471, da una famiglia benestante di artigiani, è il terzo dei diciotto figli.
Il padre, Albrecht Durer il vecchio, nato in Ungheria proveniva da una famiglia di orafi sposò Barbara Holper, figlia di un orafo e dopo il matrimonio insieme aprì una propria bottega.
Le ottime doti artistiche di Albrecht furono presto evidenti tanto che il padre decise di mandarlo nella bottega del pittore Michael Wolgemut, uno dei più importanti illustratori di Norimberga, in quattro anni di apprendistato il giovane Durer imparò le più importanti tecniche d’incisione che non avrebbe più dimenticato.
Terminato l’apprendistato, il giovane iniziò a viaggiare Ulm, Colmar e Nordlingen prime tappe del suo viaggio studio, nella città di Colmar fu ospitato dai figli del famoso pittore Martin Schongauer, morto da poco tempo. Poi si spostò a Basilea, sempre presso un altro figlio del pittore scomparso. Il famoso Autoritratto con il fiore risale al 1493, oggi conservato al Museo del Louvre di Parigi.
L’anno dopo ritornò nella città natale dove, sposò a soli ventitré anni, Agnes Frey, anche lei figlia di un orafo, Agnes sperava in una vita tranquilla e agiata ma non conosceva il temperamento di Albrecht, sempre alla ricerca di nuove emozioni motivazioni e desideroso di viaggiare. Il matrimonio non portò nessun figlio alla coppia. Chiamato da Federico di Sassonia detto il Saggio, grande elettore di Wittenberg. Sotto l’ala protettiva di un mecenate così influente la carriera di Durer subì un’inevitabile ascesa. Nel 1494 il pittore fece il suo primo viaggio in Italia per conoscere da vicino la pittura a livello mondiale da Giotto, Raffaello a Leonardo, la prima tappa fu Venezia durante i suoi viaggi l’artista riusciva a mantenersi con disegni e acquerelli e stampe.
Per arrivare a Venezia, scendendo verso Trento, s’imbatte in un paesaggio nel quale“sente che il cielo, l’aria e i, colori sono tutti cambiati” dipinge una serie di acquarelli davvero affascinanti. Durer incontrerà Leonardo nel 1505, durante il suo secondo soggiorno in Italia.
Gli acquarelli, narrano una magica e naturale tavolozza dalle gradazioni più diverse, il verde intenso degli alberi, i grandi laghi di Caldonazzo e di Levico, che al sole assumono un colore rosato, uno spettacolo antico eppure ogni giorno diverso, sempre nuovo eppure immutato. Le stagioni e i giorni hanno mille volti in questo lembo di terra, che si dipana nelle dolci pendenze, nelle ampie distese di prati dai colori cangianti. A questo periodo risale la tavola della “Festa del Rosario” commissionatagli dal mercante d’arte Christoph Fugger, per la chiesa di S. Bartolomeo.
L’opera raffigura la madonna che incorona l’imperatore, mentre a sua volta, è incoronata da due angeli. Un quadro, che incanta, adesso il dipinto è custodito presso la Galleria Nazionale Narodni di Praga.
A Roncegno una volta, c’era la Casa d’Austria, erano residenti i regnanti e i principi e la corte e i postulanti di lusso, corteggiatori e dame. Tanto che nel Parco di Roncegno s’incontravano o davano appuntamento i principi, i plenipotenziari e gli artisti di corte, un richiamo per gruppi di artisti di corte, un richiamo anche per la nobiltà e cortigianeria proveniente finanche dal lontano Egitto. Nel tempo, prende piede il Termalismo, che si apre, non solo all’Italia, ma anche a tutta l’Europa.
Anna Sciacovelli