Al fondente, al latte, bianche, nocciolate etc., oggi, le uova di cioccolato sono il simbolo per eccellenza della Pasqua. Non tutti sanno però che lo scambio delle uova è una tradizione antichissima, diciamo migliaia di anni fa.
L’uovo nella cultura pagana
Già nelle civiltà mitologiche, l’uovo era simbolo di unione tra cielo e terra mentre, per gli egizi era il fulcro dei 4 elementi acqua, terra, fuoco e aria. Furono poi i pagani a identificare le uova come simbolo di rinascita della natura e simbolo di fertilità. Tra l’inverno e la primavera i romani seppellivano un uovo dipinto di rosso per augurarsi un buon raccolto.
Lo scambio delle uova
In epoca pre-cristiana in tanti luoghi del mondo era già diffusa la tradizione dello scambio delle uova. I Cinesi, ma anche i Persiani i Greci e gli Egizi usavano donare le uova decorate per il cambio di stagione tra inverno e primavera ed era una sorta di Capodanno. Da queste influenze, nacque la simbologia cristiana legata all’uovo come segno di vita. In effetti, all’interno dell’uovo, c’era vita e questo divenne simbolo di resurrezione. Nel Medioevo, in Germania, si regalava un uovo alla servitù, poi come omaggio agli abitanti della comunità. Successivamente le uova cominciarono ad essere decorate e nacquero le prime uova artificiali prodotte con metalli preziosi. Questa tradizione, prese piede soprattutto in Inghilterra e in Russia dove divennero celebri le creazioni dell’orafo Fabregé.
Storia dell’uovo di cioccolato
Nel 1828, un pasticcere olandese, Van Hauten, ideò uno stampo concavo, che potesse permettere la creazioni di uova sottili di cioccolato e vuote all’interno per potervi inserire una piccola sorpresa. Da qui, la nascita delle uova di cioccolato che ad oggi, sono una delle bontà più attese a Pasqua. Inoltre, accanto a quelle tradizionali, ne sono nate tante altre ma speciali ed innovative e una più buona dell’altra.