Molti sono i laureati che, dopo aver conseguito una laurea in ingegneria, riescono a trovare un lavoro in questo campo, riuscendo anche a portare a casa degli stipendi discreti insieme alla sicurezza di avere un posto fisso.
Il primo titolo di studio di ingegnere si raggiunge dopo soli 3 anni di studi. Ma in questo caso, gli sbocchi lavorativi sono più limitati a differenza di coloro che decidono di continuare questo percorso. Vediamo insieme quali sono i diversi tipi di sbocchi lavorativi per tutti coloro che scelgono questo ramo.
L’ingegneria ambientale
Uno dei rami che più è sviluppato è quello che riguarda l’ingegneria ambientale, ossia un ramo che ha come scopo quello di analizzare il territorio e di sfruttarne le possibilità, facendo sempre attenzione a effettuare dei lavori il meno invasivi possibile.
L’obiettivo dell’ingegneria ambientale è quello di valutare gli impianti e la compatibilità degli interventi umani all’interno dell’ambiente, insieme alla salvaguardia dell’ambiente stesso. Parliamo dell’analisi degli interventi sul suolo, dell’utilizzo delle acque all’interno della natura e a tutte le influenze che gli interventi umani hanno sull’ambiente.
L’ingegneria meccanica
L’ingegnere meccanico deve avere in sé sia conoscenze pratiche che teoriche che si incastrano al meglio all’interno delle costruzioni impiantistiche delle macchine meccaniche. Il loro compito è quello si seguire la progettazione, il collaudo, l’installazione, la gestione e la manutenzione dei sistemi complessi all’interno dei reparti delle aziende. Questo tipo di lavoro vede il suo impiego all’interno del mondo della produzione privata delle industrie meccaniche o elettromeccaniche.
L’ingegneria civile
Gli ingegneri civili fanno parte degli indirizzi più classici che hanno il compito di progettare, pianificare servizi e sistemi all’interno di costruzioni di stampo civilistico. Coloro che hanno concluso i corsi di studi e che hanno approfondito ancora di più gli aspetti di questa materia, riescono persino a trovare lavoro all’interno di imprese private, garantendosi un posto fisso abbastanza remunerativo.
L’ingegneria gestionale
L’ingegneria gestionale si interessa di interscambi all’interno di diversi momenti della produzione, in collaborazioni tra privati e pubblici nel momento in cui si esegue l’approvvigionamento dei materiali.
Il loro compito è quello di saper gestire la fase di mediazione e il recupero all’interno di tutti i campi che riguardano l’automazione dei sistemi produttivi, valutandone anche i costi economici e i fattori strutturali.
L’ingegneria informatica
Gli ingegneri informatici devono essere capaci di rapportarsi con la realtà informatica, un qualcosa che è in continua evoluzione. Il loro compito è quello di saper gestire e progettare i sistemi informatici complessi e organizzare anche il lavoro di gruppo in modo da riuscire a raggiungere insieme degli ottimi risultati. Il loro lavoro è necessario in ogni azienda in cui si utilizzano sistemi operativi insieme ad apparecchiature informatiche, sia all’interno di ambito pubblico che privato.
Come abbiamo visto, gli sbocchi professionali per coloro che studiano ingegneria sono numerosi e molto interessanti. In alcune società di ingegneria molto complesse, come ad esempio SMARTENGINEERING, queste diverse branche sono costantemente in sinergia tra loro nella gestione dei progetti.