In quell’antica terra, dove l’aratro aveva tracciato le prime striature, su quell’arido e asciutto terreno, dove l’acqua non stagnava, ma veniva avidamente assorbita, da una sete atavica, in quel lontano anno del 1940, si era ancora in guerra, Angelo D’Uva, si proponeva e decideva di farne il proprio regno di lavoro.
Si era nel 1940, il giovane vignaiolo Angelo decide di produrre uva e di quel pezzo di terra, sogna di farne una grande “Azienda”, pianta i primi vitigni teneri e fragili germogli, nella speranza di un rapido attecchimento nella terra ancora vergine, con il suo profondo e tenace sentire, tiene testa alle malattie della vite, alla neve, alla grandine, che si beffava del suo alacre lavoro, riducendo i primi germogli, in una vischiosa e slavata bottiglia rossiccia, che si mescolava alla sua terra.
La sua testarda ma valida lotta, contro quella terra arida, prese piede dopo quasi due anni di lavoro e di prove, finalmente i vitigni presero respiro e nella brumosa terra apparvero i primi racemi di quella splendida uva, che avrebbe dato nel tempo, vini di sicura vinificazione.
Anni di lavoro, sacrifici conoscenza contadina hanno caratterizzato il miglioramento della vite facendo crescere l’azienda, la trasformazione diretta delle uve e la caparbietà del figlio Sebastiano danno nuovo impulso all’Azienda.
Angelo, nel 2001 inizia la vinificazione diretta delle sue uve e la produzione dei vini DOC con l’ausilio dell’enologo Donato Di Tommaso, che lo indirizza a lavorare l’uva naturalmente, per avere un vino da una sincera espressione della terra.
Tini di Rovere o di acciaio raccolgono grappoli e garantiscono una perfetta tenuta del colore, la conservazione dei profumi e degli aromi naturali, che si esprimono nella fermentazione equilibrata, dove tannini morbidi e non aspri riescono a dare al vino una boccata equilibrata e varia, che raccontano in bocca la storia di una vita, vissuta tra i filari della vite.
Solo così si compie il miracolo tra la vite e l’uomo.
Sacrifici e giusti consigli, hanno dato all’Azienda del nonno, la giusta spinta per far arrivare sulle tavole degl’intenditori i sapori naturali del vino, seguito con profondo amore e dedizione assoluta, dall’attuale detentore dei segreti vinicoli della propria Azienda Angelo D’uva, che non tralascia la ricerca delle novità e con dovizia di particolari cure, dedica costantemente il proprio tempo alla sorveglianza dei vitigni e vigneti in suo possesso.
Oggi, nella grande e attrezzata fattoria didattica, si compiono studi e avvengono ancora i miracoli del vino.
Vini da pasto e di riserva, trovano spazio nelle grandi Cantine della ditta di Angelo D’uva, dal semplice vino da pasto, alla delicata Grappa cristallina e incolore, che esprime profumi delicati, leggermente fruttati con una lieve nota di menta.
La Grappa al gusto, si presentano morbida e armonica, le vinacce di Tintilia e la maestria del Pilzer si rivestono di elegante personalità, sia per il piacere degli occhi, sia per la degustazione, dando un sapore appropriato al palato avvezzo alle novità della grappa.
Anna Sciacovelli