Il nome in greco di Monopoli è Monos ( Solo) Polion, uguale monopolio, unica cittadina con diritto di vendita.
Possiamo solo immaginare un antico e attivissimo porto nella città di Monopoli attualmente abitata, da circa 49.734. cittadina non solo agricola ma anche marinara.
Nel V secolo a. C., Monopoli distante circa 43 a chilometri a Sud Est dalla Città portuale e Metropolitana di Bari, aveva un porto, era un canale stretto e profondo come una bottiglia rovesciata, che permetteva l’ancoraggio a navi di considerevole stazza, un mare pescoso perché nella stagione invernale molti pesci si rifugiavano in quella conca.
La tesi sostenuta dall’Andriani, potrebbe essere avvalorata dalla chiesetta di Santa Maria del Soccorso, la cui cripta si trova a un livello più basso, rispetto all’attuale piano stradale e nella quale spesso affiora e sosta l’acqua salmastra, in essa sono ancora visibili le colonne che forse servivano per l’attracco delle navi.
L’esistenza di una città prima Messapica, poi Romana, è cosa certa, la città munita di numerose torri e fortificazioni affacciata sulla cala dell’antico porto, nel I secolo d. C., possedeva una grande porta munita di torri e corpo di guardia, inserita nelle mura Messapiche con accesso diretto su di una zona della banchi nata .
La grande struttura difensiva attualmente è incorporata nel castello di Carlo V., dagli scavi archeologici di piazza Palmieri e sotto la chiesa di Santa Teresa, si scopre che l’abitato Messapico –Romano sovrapposto a un villaggio di capanne risalente al XV secolo a.C. , caratterizzato da rapporti commerciali di questo antichissimo abitato con l’area d’influenza micenea.
Nella sala del Museo Archeologico di Egnazia, al di fuori delle mura, si è scoperto che alcune grotti naturali o scavate erano abitate e inserite nelle stesse mura Messapiche, con accesso dal mare.
Nel 1049, ebbe inizio l’insabbiamento del porto naturale di Monopoli per ordine del normanno Ugo Tutabovi, preoccupato di salvare e tutelare la città di Monopoli dagli assalti dei predatori bizantini.
Briciole di storia vera,che spesso dimentichiamo di annotare e ricordare.
Anna Sciacovelli