Nell’anno appena trascorso, il Covid19 ha stravolto il nostro stile di vita, modificando non solo la nostra routine quotidiana ma la nostra intera vita sociale. Attraverso il distanziamento sociale e il lockdown generalizzato, infatti, siamo stati costretti a compiere delle rinunce importanti dal punto di vista affettivo, soprattutto in ambito amoroso. Tante coppie, magari distanti migliaia di chilometri, o semplicemente residenti in comuni diversi (anche vicini), hanno dovuto sottostare ai vari dpcm governativi, rinunciando a vedersi anche durante le festività. Naturalmente tutto ciò ha causato un disagio psicologico non indifferente che, mano a mano, si è insinuato all’interno di varie coppie portandole alla rottura. Non mancano tuttavia casi inversi, ovvero convivenze forzate che hanno messo in crisi relazioni coniugali, con marito e moglie costretti a stare insieme h24 senza poter uscire di casa, se non per brevi momenti. Situazioni diverse ma con un minimo comun denominatore: l’acuirsi di pensieri adulteri che spesso sono sfociati in veri e propri tradimenti. Tutto ciò è tristemente confermato da alcuni sondaggi condotti nelle scorse settimane. Dal risultato è emerso che le maggiori fantasie degli italiani, in questo periodo di costrizione domestica, riguardano proprie le cosiddette “scappatelle”: più della metà degli intervistati (54% uomini e 52% donne) hanno affermato di pensare in maniera ricorrente a questa possibilità. Il desiderio di trasgressione sale poi soprattutto nelle zone rosse, dove le restrizioni sono maggiori. Alla luce di tutto ciò, non sorprende che all’interno di varie relazioni amorose la fiducia sia venuta via via a mancare, con un innalzamento del sospetto che ha portato molte persone a rivolgersi ad investigatori privati qualificati, in quanto preoccupate da alcuni atteggiamenti e spostamenti dei rispettivi partner. A tal proposito, abbiamo intervistato un noto centro investigativo di Matera, l’istituto Investigativo Nacucchi, per avere qualche informazione e per poter misurare con mano la portata di questo fenomeno:
Da esperta nel settore, confermo la tendenza verificatasi durante la pandemia specie durante la fine del primo lockdown, avendo ricevuto parecchie chiamate per poter svolgere indagini al fine di scoprire l’infedeltà del partner e tutelare la propria salute messa in pericolo da incontri amorosi non protetti fuori dal contesto familiare sino a quel momento conservato dalle restrizioni governative. I rapporti che durante il lockdown erano virtuali si sono trasformati in reali con incontri sempre più frequenti tra gli amanti alimentato dalla voglia di poter tornare ad una ritrovata normalità.
L’auspicio è che la campagna vaccinale inaugurata dallo scorso Gennaio in Italia possa debellare definitivamente questo maledetto virus, permettendoci di tornare alle nostre vite e dando maggiore stabilità in campo amoroso. In caso contrario, però, un buon investigatore privato è quello che fa per voi.