Presentata alla stampa in occasione dell’Assemblea annuale della CNA di Avellino
tenutasi ad Avellino al Circolo della Stampa – Sabato 28 gennaio 2023
Premessa
Questo particolare momento di crisi economica, legato al post pandemia e fortemente aggravato dal rincaro dei costi
energetici, in conseguenza del conflitto Russia-Ucraina, a detta di autorevoli fonti potrebbe addirittura aggravarsi nel
2023, riguardando imprese, famiglie e consumatori in generale.
Le microimprese, però, che da un lato rappresentano lo zoccolo duro del tessuto produttivo, dall’altro sono quelle
maggiormente danneggiate dal rialzo dei prezzi di luce e gas.
Una misura di sostegno, dunque, nelle previsioni di bilancio del nostro Ente, anche se non risolutiva, potrebbe essere
utile e necessaria a salvaguardare la tenuta economica dell’intero sistema e di tante microimprese in forte difficoltà.
Il 2022, oltre a vedere un massiccio intervento del governo centrale a mitigazione degli effetti della crisi internazionale,
rivolto soprattutto a favore delle famiglie a basso reddito, ha visto anche l’iniziava della Regione Campania che con un
bando del mese di novembre 2022 ha messo a disposizione la somma di 58 milioni di euro per fronteggiare “il caro
bollette” per le imprese di attività manifatturiere della Campania.
L’iniziativa della Regione, però, se pur lodevole, ha riguardato solo le attività manifatturiere e solo di una certa
dimensione, in quanto condizione per accedere ai benefici era la dimostrazione di un incremento di costo energetico nel
2022 rispetto al 2021 di almeno 5.000 euro.
Queste limitazioni hanno tagliato fuori dai benefici tutte le piccolissime imprese (artigiani, commercianti, servizi,
agricoltura, ecc.) non manifatturiere e, anche tra le manifatturiere, tutte quelle che non avessero sostenuto un
incremento di spesa di almeno 5.000 euro, nonostante in termini percentuali l’ incremento accertato, in alcuni casi,
abbia addirittura superato il 100%.
Noi riteniamo che, in un momento di tale “eccezionalità”, anche la Camera di commercio debba fare la sua parte,
richiamandosi al principio di sussidiarietà soprattutto per le moltissime e piccolissime imprese che costituiscono la
stragrande maggioranza e che, probabilmente, non hanno mai ricevuto alcun beneficio né materiale né immateriale
dall’Ente che ci pregiamo di rappresentare, a cui le imprese (tutte) versano il diritto annuale di iscrizione.
Ben vengano le rituali e ordinarie azioni di interventi economici a favore delle aziende che la nostra Camera di
commercio pone in essere tutti gli anni, e ci riferiamo a internazionalizzazione (fiere, progetti speciali, sportelli
informativi, ecc.), formazione, digitalizzazione, innovazione tecnologica, convegni e progetti specialistici, ma in un
momento storico, con una particolare congiuntura economica, vi è la necessità di prevedere interventi straordinari
anche per le imprese tradizionali, meno strutturate sia per dimensione occupazionale che per fatturato.
I piccoli imprenditori, non solo artigiani (edilizia, autoriparazione, impiantistica, servizi alla persona, produzione,
trasformazione, ecc.), i piccoli commercianti di ogni settore, le tante piccole imprese di servizi tradizionali e i piccoli
imprenditori agricoli, che, come detto, sono la stragrande maggioranza degli iscritti alla CCIAA Irpinia Sannio, non
possono essere, in questo momento, non considerati dalle azioni di sostegno che la Camera andrà a prevedere per
l’annualità 2023.
Lo stesso Governo nazionale, su una manovra finanziaria per il 2023 di circa 40 miliardi di euro ne ha riservati più di 20
per affrontare la crisi energetica, attivando riserve economiche eccezionali. Questo a dimostrazione che non siamo fuori
dall’emergenza.
La Camera di commercio, in periodi di emergenza, è chiamata a fare la sua parte; anche attingendo, se del caso, al
proprio patrimonio di riserva che, è bene ricordalo, ad oggi per il nostro Ente ammonta a circa 34 milioni di euro.
Ereditato dalle accorpate Camere di Avellino e Benevento.
Proposta: Finalità, obiettivi e dotazione finanziaria
Tanto premesso, i sottoscritti propongono di:
prevedere nel progetto di previsionale 2023 una somma di almeno 3 Milioni di euro a sostegno delle Micro-Imprese
(come definite dal Decreto Ministeriale) di ogni settore economico, operanti sui territori delle Province di Avellino e
Benevento e iscritte al Registro Imprese della CCIAA Irpinia Sannio, per la mitigazione degli effetti della crisi
internazionale, con riferimento ai fabbisogni di liquidità determinati dall’incremento delle spese legate al consumo
energetico.
Proposte per un eventuale bando di partecipazione alla richiesta di aiuto
Spese ammissibili e criteri di assegnazione.
1. L’aiuto è calcolato in percentuale (50%) sull’aumento (2022 rispetto alle tariffe 2021) del costo energetico (gas o
elettrico o entrambi) riferito al periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.
2. Le fatture devono essere emesse nei confronti dell’impresa che partecipa alla fornitura e riferita ad una sola
sede operativa.
3. L’aiuto sarà concesso unicamente alle imprese che hanno registrato un aumento minimo di € 500,00 di
imponibile (Iva esclusa)
4. L’importo massimo di aiuto concedibile ammonta ad € 2.000,00 anche se l’incremento dei consumi superi €
4.000,00 (Iva esclusa).
5. La misura di aiuto prevista non può essere cumulata con altre forme di sostegno per la stessa tipologia di
intervento con provvedimenti nazionali e regionali per l’annualità 2022.
6. Le imprese richiedenti l’aiuto saranno collocate in maniera decrescente in valore percentuale, secondo il criterio
di proporzionalità di incremento della spesa sostenuta, seguendo la seguente formula:
Punteggio = (Spesa 2022 – Spesa 2021) : Spesa 2021 x 100
Avellino, 25 gennaio 2023
I Consiglieri della CCIAA Irpinia Sannio:
Berardino Pesce CNA Avellino
Fabio Galetta CNA Avellino
Amalia Della Sala Confesercenti Avellino
Giuseppe Luigi Marinelli Confesercenti Avellino
Per le Associazioni
Il Presidente CNA Avellino
Luca Beatrice
Il Presidente Confesercenti Avellino
Giuseppe Luigi Marinelli