Quando si parla di Texas Hold’em la Campania è una delle regioni più rappresentative a livello italiano. A dimostrazione di ciò, diversi campioni del tavolo verde hanno origini campane e hanno avuto modo di scalare le vette del ranking mondiale grazie alle loro prodezze. Del resto la regione vanta una lunga tradizione di giochi di carte. A tal proposito si pensi che i mazzi di napoletane sono ancora oggi tra i più diffusi sul territorio italiano e che in passato gli artigiani produttori dei quartieri di Napoli erano tra i più rinomati nella produzione di carte da gioco non solo a livello locale.
Con il tempo l’abitudine di sedersi al tavolo e di smazzare con gli amici al bar sta cedendo terreno a un nuovo tipo di intrattenimento legato perlopiù ai nuovi supporti tecnologici come tablet, smartphone e PC. Vanno infatti per la maggiore i casinò online trascinati nella loro crescente popolarità soprattutto dalla sempre più larga diffusione di internet.
Dalle sale da gioco tradizionali, i professionisti della puntata si sono così spostati nel mondo digitale. Proprio qui, tra maxi jackpot, giri di roulette free-spins e puntate a blackjack si formano i campioni nazionali dell’hold’em che difendono i colori dell’Italia nei maggiori tornei mondiali. Nei tavoli del web si è formato infatti ad esempio Dario Sammartino che secondo le stime pubblicate dal sito specializzato in poker sportivo, The Hendon Mob, è il primo del ranking a livello italiano per incassi nei tornei e attualmente anche il 47° a livello globale. Il classe 1987 cresciuto al Vomero con il mito di Maradona come molti coetanei della stessa annata nati all’ombra del Vesuvio si è infatti fatto strada grazie al gioco online ed iniziando a guadagnare credibilità nella comunità dell’Hold’em con il nickname di mad genius. Recentemente Sammartino ha quasi sfiorato il colpo del secolo quando, nel main event dei WSOP del 2019, raggiunse il secondo posto del tavolo finale sfidando in un heads-up dal valore complessivo di 16 milioni di dollari il pokerista tedesco di origini iraniane Hossein Ensan. Un secondo posto che ha fruttato al napoletano la bellezza di 6 milioni di dollari e purtroppo anche il rammarico di non essere riuscito ad incidere il proprio nome nella Hall of Fame del poker mondiale sebbene risulti essere a tutt’oggi l’unico italiano nella storia ad aver ottenuto tale prestigioso risultato.
Scendendo leggermente nella graduatoria dei più vincenti dell’Hold’em tricolore è possibile incrociare il nome di Antonio Buonanno, altro rinomato rounder di origine campana, settimo con oltre 2 milioni di dollari guadagnati in carriera. Nato a Marzano Appio e classe 1966, questo navigato pro è stato capace di vincere uno European Poker Tour nel 2016 risultando così uno dei pochi italiani, insieme ad altri mostri sacri della disciplina come Max Pescatori e Mustapha Kanit, ad aver vinto un titolo di prestigio internazionale. A chiudere il podio dei più forti pokeristi della regione c’è Sergio Castelluccio. Nato a Bisaccia, un piccolo centro in provincia di Avellino, questo convitato di pietra del poker made in Italy pur non avendo mai strappato alcun titolo risonante è noto per la sua straordinaria abilità nel calcolo delle percentuali di vincita. Un fenomeno della computazione che come Buonanno è stato capace di superare i due milioni di vincite piazzandosi così al 9° posto del ranking italiano. Come Sammartino il bisaccese classe 1974 ha avuto invece modo di farsi le ossa grazie al poker online e nei portali del’hold’em si è fatto un nome sotto lo pseudonimo di “geniodelletartarughe”, un simpatico nickname che ricorda l’anziano maestro di arti marziali di Dragon Ball e che in qualche maniera vuole ricordare la non più giovane età del pokerista ma al contempo anche le sue temibili meningi statistiche, quasi un monito per tutti i giocatori che si ritrovano faccia a faccia con lui sul tavolo verde. Grazie a questi tre rounder la Campania risulta essere la regione più rappresentata nella top ten del poker italiano davanti al Piemonte che invece è rappresentata da altri due rinomati pokeristi come Mustapha Kanit e Alessio Isaia.