De Situ Japigiae. E’ una relazione descrittiva e geografica, fatta all’inizio del Cinquecento concernente la Japigia, la parte più meridionale della Puglia corrispondente alle odierne Provincie di Taranto Brindisi e Lecce.
Questa relazione era stata richiesta al grande umanista pugliese Antonio De Ferraris dal conte di Cariati, Giovanni Battista Spinelli (potente politico del Viceregno di Napoli, appena conquistato dagli Spagnoli), affinchè il nuovo sovrano Ferdinando, il cattolico, potesse avere un quadro di conoscenza adeguato sui nuovi domini.
La sua importanza storica, consiste nel fatto che l’autore, essendo nato e vissuto in provincia di Lecce, racconta tutto ciò che ha visto di persona confrontandolo con analoghe opere di Plinio il Vecchio, Strabone e Tolomeo. L’itinerario parte da Taranto e termina a Nardò, dopo aver toccato prima tutte le località di mare e poi quelle interne secondo i modelli classici.
Origini e storia di Soleto, le selci e i frammenti di terracotta a smalto, i vasi e le monete della dispersa collezione formata dal canonico Angelo Manca, le tombe visitate da De Giorgi, nella seconda metà dell’ottocento e quelle scoperte nel 1935, con il relativo corredo vascolare e l’inedita piramidetta, con il caratteristico sigillo di proprietà, consente di assegnare a Soleto un’oscura vicenda messapica databile al quarto secolo a.C. è altresì ipotizzare una consistente entità demografica in rapporto ai resti di officine per la fabbricazione di ceramiche.
I connotati di Soleto cominciano a divenire più chiare dal V secolo dopo Cristo. Le molteplici trasfusioni etniche, provenienti da regioni balcaniche la assoggettarono a un rapido processo di grecizzazione. Con una crescita demografica, per l’afflusso costante di coloni greci si sviluppò una rinnovata appartenenza religiosa. Fu in questo periodo che Soleto fu elevata a sede episcopale, ebbe molto spazio la lingua greca che nel XVIII secolo, si parlava “Grico”, qualcuno lo usa ancor’oggi. Nel 1323, Soleto era definito un casale aperto, sprovvisto di mura, di porte d’accesso e di torri di avvistamento. La città di Soleto, ha avuto il suo maggiore splendore, con la signoria e la politica dei Del Balzo-Orsini, che la scelse, come centro della loro vasta Contea, che comprendeva: (Galatina,Zollino,Aradeo, Noha, Cutrofiano, Sternatia, Sogliano). Nello stesso periodo, fu eretta la chiesa di Santa Caterina, mentre nel 1397, fu edificato il campanile di Soleto. Da Roma alcuni Vescovi mirarono a indebolire il rituale greco bizantino a favore del rito Latino e della Latinità.
Un reperto antico, conosciuto come mappa di Soleto, è stata una scoperta così clamorosa, tanto da fare dubitare sulla stessa autenticità del reperto.
Si trova, su di un vaso di terracotta in ceramica scura, grande quando un francobollo, la data risale al 500, a.C. La mappa è stata scoperta, circa due anni fa, da un archeologo belga dal nome Tierry Van Campernolle negli scavi da lui stesso eseguiti a Soleto.
Anna Sciacovelli