Il mercato immobiliare in Italia nel 2023 lascia registrare un crollo di compravendite (-7%) e mutui (-26%), tranne per gli under 36. Un calo significativo quello dello scorso anno con le compravendite che scendono del 7% rispetto all’anno precedente, mentre i mutui erogati crollano del 26%. Nonostante il panorama generale negativo, si osserva un trend positivo per i giovani under 36, grazie alle agevolazioni statali sui mutui.
I numeri del mercato italiano dell’immobile:
- 2.817.156 transazioni totali registrate dai notai italiani nel 2023.
- 1.030.507 compravendite, con un calo del 7% rispetto al 2022.
- Valore medio delle transazioni pari a 154.416 euro, in calo rispetto ai 158.074 euro del 2022 e ai 155.118 euro del 2021.
- Mutui erogati con un valore economico complessivo inferiore del 26% rispetto al 2022.
- Maggior calo delle compravendite di prima casa: -10% per acquisti da privati e -22,5% per acquisti da impresa.
- Minore calo per le seconde case: -2,4% per acquisti da privati e -2,7% per acquisti da impresa.
La fascia 18-35 anni rimane la più attiva: il 26,67% degli immobili acquistati nel 2023 lo è stato da questa fascia d’età. Il 50,8% degli immobili abitativi è stato acquistato con l’agevolazione prima casa, ma la percentuale è in calo rispetto al 2022 (53,12%) e al 2021 (56,05%).
Differenza per zone: meglio al nord
Il Nord Italia guida il mercato: circa il 53% degli atti notarili viene stipulato al Nord, contro il 25% del Sud (Isole comprese). Molto in voga la zona dell’est Italia, in particolare il Veneto come riporta il sito di questa agenzia immobiliare a Padova. Nello specifico la Lombardia è la regione con il maggior numero di immobili scambiati: 19,52% del totale nazionale. Seguono Piemonte (9,29%) e Veneto (9,11%).
Le cause del calo:
quali sono le cause di questo calo? Si parla soprattutto dell’aumento dei tassi di interesse imposto dalla BCE per contrastare l’inflazione. Un elemento cui si accompagna anche l’incertezza economica generale. Venendo alle previsioni, il possibile taglio dello 0,25% sui tassi di interesse a giugno 2024, con un effetto positivo sulle rate dei prestiti e sui mutui a tasso variabile lascia ben sperare per i prossimi mesi.