Dalla farmaceutica alla bioenergia, passando per la nutraceutica e il biorisanamento di siti inquinati: sono solo alcuni degli ambiti e dei mercati delle biotecnologie blu, temi che saranno al centro della quarta edizione di ‘Blue Planet Economy Expoforum 2024: innovazione e sostenibilità nell’Economia Blu‘, dal 16 al 18 ottobre a Fiera Roma. Una manifestazione, informa una nota, che accende i riflettori su ambiente, sviluppo e innovazione su questo maxi comparto produttivo, con un focus particolare sul ruolo strategico delle comunità locali e delle piccole e medie imprese nel promuovere pratiche sostenibili e innovative.
Protagonisti dell’appuntamento sono aziende, professionisti ed esperti, rappresentanti di enti di ricerca, istituzioni e associazioni di settore, tra i quali Enea, Unidustria, Assonautica, Westmed Initiative, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale e One Ocean Foundation.
Nel corso della presentazione dell’evento, che si è svolto stamani presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un importante approfondimento sulle biotecnologie blu è stato offerto da Cristian Chiavetta, responsabile del Laboratorio Ssc Sostenibilità e Circolarità di Enea. Chiavetta ha posto l’accento sulle ‘importanti ricadute commerciali’ che le attività legate a questo settore possono avere, tuttavia ‘è difficile da quantificare’. In aiuto ci vengono però i dati dell’Ue Blue Economy Report del 2024: come ha evidenziato Chiavetta, le stime del valore di mercato globale variano tra 2,5 miliardi e i 3,9 miliardi di euro, con il mercato dell’Ue valutato a 868 milioni di euro nel 2021 e previsto in crescita fino a 1.786 milioni di euro entro il 2032. ‘In Italia- continua l’esperto- il settore delle biotecnologie è in crescita, sebbene i dati specifici sulle biotecnologie blu siano meno dettagliati’.
Inoltre, continua Chiavetta, ‘stime di Assobiotec rivelano che il settore biotech italiano impiega circa 13mila persone, con oltre 750 aziende attive, una piccola percentuale delle quali coinvolta specificatamente nelle biotecnologie blu. Le applicazioni farmaceutiche e mediche, come lo sviluppo di vaccini e la genomica, sono di grande traino nello sviluppo delle biotecnologie blu, con tassi di crescita annuali composti del 10,2% e del 9,06%, rispettivamente, al 2032. Sono soprattutto piccole aziende e startup a comporre il tessuto settoriale italiano delle biotecnologie blu, segno di un’industria nascente e innovativa’.
Proprio per questo, osserva ancora il responsabile, ‘l’accesso ai finanziamenti è una sfida primaria per fare ricerca e sviluppo nel settore e iniziative come, per esempio, BlueInvest e i prestiti della Banca Europea per gli Investimenti sono fondamentali per ridurre il rischio associato alle aziende innovative. Progetti come B-Blue (concluso nel 2022) e il neo avviato 2B-Blue, coordinati da Enea, mirano a creare condizioni favorevoli per la crescita del settore, promuovendo la collaborazione, il trasferimento di know-how e l’innovazione, sostenendo la cooperazione pubblico-privata, la formazione e la ricerca scientifica’.
All’evento hanno preso parte anche il dirigente centro studi Mimit – Focal Point Cipom Paolo Quercia e vicepresidente Aefi-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane Pietro Piccinetti, che hanno anticipato alcuni dei temi che verranno approfonditi nel corso della tre giorni di Expoforum.
La manifestazione in particolare si articolerà in vari settori chiave: “Blue Life Protection” con i progetti e le strategie di protezione e monitoraggio degli oceani; “Blue and Green Logistics”, che esplora infrastrutture tecnologiche avanzate per il green shipping e la portualità verde; “Blue Food”, per guardare alla pesca e all’allevamento ittico a partire da tecniche e biotecnologie marine che tutelino gli ecosistemi e la salute dell’uomo e del pianeta; “Blue Energy”, per una panoramica aggiornata sulle potenzialità delle energie rinnovabili marine; “Blue Tourism”, all’insegna di un turismo volano per l’economia e al contempo rispettoso del patrimonio costiero e marittimo; “Blue Future and Youth Experience”, ambito dedicato alle giovani generazioni per passare in rassegna le nuove professioni e competenze richieste da un settore così vasto, dinamico e promettente.
L’iniziativa, come prosegue il comunicato, si dividerà tra l’area “Expo”, dove istituzioni, imprese ed enti di ricerca portano in mostra l’innovazione e l’eccellenza nel settore, e il “Simposio”, in cui si discutono e approfondiscono le questioni più attuali con seminari, workshop e incontri tematici. La formazione rimane una direttrice centrale dell’appuntamento, nato anche per promuovere nuove interconnessioni e l’orientamento alle professioni nel mondo della Blue Economy, con il coinvolgimento di scuole, università e centri di ricerca. Confermato anche quest’anno il format Business to Students, un programma di incontri per mettere in collegamento diretto studenti e aziende.
Particolarmente strategico è anche il programma di networking internazionale, che offre agli espositori l’opportunità di consolidare la loro presenza nei mercati del Mediterraneo e dell’Africa Settentrionale.
Nel corso della presentazione al Mimit è intervenuto anche Giovanni Gargano, imprenditore nautico e presidente della neo costituita Assonautica Lazio, che ha introdotto il tema della “Blue Second Life”, ovvero la valorizzazione, il recupero e il riutilizzo delle imbarcazioni usate e/o dismesse, in stato di abbandono. L’obiettivo, che a stretto giro vedrà una pianificazione progettuale, è quello di mettere in campo un’azione di sistema che porti l’Associazione a essere strumento di supporto per le Amministrazioni nell’ottica di offrire una seconda vita a imbarcazioni dismesse che diversamente rappresenterebbero solo un ingombro e un danno per l’ambiente.
Andrea Aprile, direttore della sede Unindustria Civitavecchia, partner della prima ora di Blue Planet Economy Expoforum, ha confermato l’adesione all’edizione di quest’anno del forum. Il 16 ottobre Unindustria Civitavecchia, con la collaborazione della sezione Energia, organizza la seconda edizione del focus ‘Decarbonizzare: modelli a confronto nella blue Economy – II edizione’, con l’intervento di principali player industriali, portando testimonianze e progetti di sostenibilità sui temi dell’energia e dell’economia del mare.
Infine, ha preso parte alla presentazione anche Luca Pardi, presidente del Comitato Scientifico di Zeroemission Mediterranean 2024, manifestazione internazionale per la transizione energetica, in programma in Fiera Roma in concomitanza con Blue Planet Economy Expoforum. Pardi ha esposto temi e principali novità della quarta edizione del salone, un appuntamento che offre una panoramica completa su tutte le novità nell’ambito delle rinnovabili: impianti, materiali, macchine, tecnologie, prodotti e servizi innovativi.
La presentazione odierna, conclude la nota, è stata anche occasione per ricordare che nel terzo e ultimo giorno di Blue Planet Economy Expoforum, il prossimo 18 ottobre, si svolgerà la cerimonia di premiazione del “Blue Ambassador Award 2024”. Questo premio nazionale, a cura dell’Associazione Mar, in collaborazione con la Fondazione Xcellence – Servizi alle Imprese ed Enea, tributa un riconoscimento all’impegno di manager, ricercatori, operatori del terzo settore e studenti, che si sono distinti per progetti e studi innovativi nel campo della Blue Economy. Una giuria d’eccezione composta da affermati professionisti e giovani studenti fino al 30 settembre continuerà a raccogliere le proposte progettuali (qui moduli di adesione e info https:// www.blueconomy.online/al-via-le-candidature-per-il-blue-ambassador-award-2024/ ) tra le quali verranno selezionate quelle vincitrici. I progetti finora iscritti al premio spaziano dall’economia circolare alla mobilità green, dalla divulgazione scientifica al design industriale, passando per il turismo e l’energia sostenibile.
Tra questi, il progetto Cielo della rete di aziende Navigo, che mira all’introduzione di pratiche Esg nel porto di Viareggio, e la proposta di Audace Sailing Team, un gruppo di ex studenti di ingegneria navale, che progetta imbarcazioni “volanti”, barche altamente sostenibili realizzate con fibra di lino e composte per almeno il 75% da materiale riciclabile.
Molto interessante anche il progetto del Comune di Noto di ristrutturare una struttura museale per trasformarla in un Centro di Interpretazione Culturale legato al mare e al territorio. Ancora, la giovane impresa lombarda specializzata in europrogettazione X23 propone Eeco Cruising_Fu Tour, un itinerario crocieristico sostenibile con attività di formazione a bordo. Adesioni che confermano quanto il Blue Ambassador Award rappresenti ormai una tappa sulla rotta della sostenibilità che è parte integrante del progetto di Blue Planet Economy Expoforum.
Fonte Agenzia Dire