La principale causa di morte in Italia è rappresentata dalle malattie cardiovascolari. Così è stato rilevato da un recente studio dell’Istat relativo al 2012, che ha evidenziato che sono stati oltre 75 mila i casi di malattie ischemiche del cuore, mentre al secondo e terzo posto si posizionano le malattie cerebrovascolari e le altre malattie del cuore. I più interessati da queste patologie sono gli uomini, infatti è stato rilevato che nelle donne queste malattie tendono a presentarsi con 10 anni di ritardo. Abbiamo approfondito il tema delle malattie cardiovascolari e della loro prevenzione con il team di CardioPrev, centro di prevenzione cardiovascolare di Bolzano, ecco un riassunto della nostra intervista.
I fattori di rischio delle malattie cardiovascolari
L’insorgenza di malattie all’apparato cardiovascolare dipende da alcuni fattori, alcuni fissi altri variabili. I fattori fissi, cioè che non possono essere modificati, riguardano l’età, il sesso e l’eventuale familiarità con la patologia. I fattori modificabili, cioè quelli che possono essere cambiati, riducendo così il rischio di ammalarsi, sono legati a comportamenti e stili di vita particolarmente dannosi per la salute. Ad esempio, il fumo, la sedentarietà, l’abuso di alcol e l’alimentazione scorretta. A loro volta, tali fattori, generano ulteriori problemi, che prendono il nome di ipertensione, colesterolo alto, diabete e obesità.
Come tali malattie si manifestano nelle donne
Le malattie cardiovascolari si manifestano meno e più tardi nelle donne che, perciò tendono a sottovalutarne i sintomi e il pericolo in generale. Grazie agli ormoni che forniscono una protezione fino al momento della menopausa, le donne hanno meno probabilità di ammalarsi. Però, in seguito, le malattie cardio-vascolari possono presentarsi con un’intensità e una gravità anche superiore e spesso non lasciano scampo. Infatti, i sintomi non sono percepiti immediatamente e spesso vengono trascurati o confusi. Il dolore può essere assente oppure avvertito in diversa sede, nonostante il quadro clinico complessivo si riveli poi più grave. Alla fine, le donne si rivolgono all’ospedale più tardi e meno degli uomini.
Come ridurre il rischio d’insorgenza delle malattie cardiovascolari
Le donne possiedono un’aspettativa di vita superiore a quella degli uomini. Tale condizione non va’, però, data per scontato ma coltivata nel tempo. Pertanto, è consigliabile agire sui fattori modificabili, cercando di condurre uno stile di vita il più possibile sano. Innanzitutto, è necessario curare l’alimentazione, prediligendo determinati alimenti, come: frutta e verdura, carni bianche, pesce e legumi. Di conseguenza, va limitato il consumo di carni rosse, insaccati, dolci e bevande gassate. Infine, è necessario limitare il consumo di sale ad un massimo di 5 grammi al giorno. Questi accorgimenti permettono di equilibrare la pressione sanguigna e mantenere un livello accettabile di colesterolo nel sangue.
Praticare attività sportiva regolarmente, al pari, rappresenta una sana abitudine che come l’alimentazione corretta, è in grado di ridurre il rischio di ammalarsi. Per attività sportiva si intende, in generale, la pratica di qualunque sport. In mancanza, si consiglia qualsiasi attività motoria realizzabile nella quotidianità e in modo semplice. Si pensi, ad esempio, a preferire le scale all’ascensore, i mezzi pubblici o la bicicletta alla macchina, camminare a passo svelto per almeno 30 minuti al giorno, dedicarsi al ballo o alla danza o, comunque, a qualsiasi attività che richieda del movimento. Completano il quadro generale altre buone abitudini che consentono di condurre una vita all’insegna del benessere e, cioè, evitare il fumo e ridurre il consumo di alcol.
Il ruolo fondamentale della prevenzione
La prevenzione gioca un ruolo molto importante. Infatti, spesso, si è troppo presi dalla propria routine quotidiana che si vanno a rimandare, per mancanza di tempo, i più comuni controlli periodici sulla salute, come analisi del sangue e visite cardiologiche. Di solito gli accertamenti si eseguono al presentarsi di qualche sintomo. Invece, buona abitudine sarebbe quella di procedere a controlli periodici anche se si sta bene, basandosi su fattori di rischio immodificabili, come l’avere un’età che necessita di un monitoraggio periodico e, a livello genetico, l’avere familiarità con le malattie cardio-vascolari. Infatti, la diagnosi precoce è idonea a cambiare radicalmente il corso della malattia, prolungando e migliorando la vita. Oggi le malattie cardiovascolari sono prevenibili, quindi è plausibile evitare di ammalarsi di infarto e di ictus.
Ringraziamo CardioPrev per essersi resi disponibili e avere contribuito alla stesura di questo approfondimento sulle malattie cardiovascolari.