La macchina da cucire rappresenta una sorta un simbolo nell’immaginario collettivo che va ben oltre il suo semplice utilizzo concreto, sotto tanti punti di vista; il motivo è da ricercarsi nel fatto che, proprio grazie ad essa, è stata possibile l’entrata nel mondo del lavoro di un gran numero di donne che altrimenti avrebbero continuato a fungere da angelo del focolare domestico o poco più. Un’icona di modernizzazione legata allo scorso secolo e che continua ad avere grande importanza nel settore tessile, anche grazie all’ammodernamento tecnologico.
Una delle maggiori invenzioni di tutti i tempi
L’arrivo della macchina da cucire si è registrato nella seconda parte del diciottesimo secolo. In particolare i primi modelli giunsero nel 1760, andando a velocizzare la produzione ed al contempo a ridurre i costi di operazioni che, sino ad allora, dovevano essere fatte a mano.
Tra i primi prototipi va ricordato quello di Charles Fredrick Weisenthal, un inventore tedesco che diede il via ad una corsa sfociata nel lancio del primo modello ufficiale, quello proposto da Isaac Merrit Singer, inventore del New Jersey che introdusse la prima macchina a pedali, destinata non solo alle fabbriche ma anche alle abitazioni.
Da notare che se Singer è considerato l’inventore della macchina da cucire, per potersi fregiare di questo titolo fu necessario un sostanzioso risarcimento a Elias Howe, oltre ad un buon numero di azioni della sua impresa, ancora oggi famosa. Il secondo infatti, aveva dal canto suo sviluppato un prototipo dal quale Singer adotto molte parti.
Elettronica o meccanica?
Attualmente, la scelta di una macchina del genere avviene tra modelli elettronici e meccanici. I primi consentono maggiore facilità d’utilizzo e velocità, oltre a permettere l’utilizzo di molti tessuti. Se i costi sono superiori, anche i vantaggi rispetto al modello concorrente lo sono.
La macchina da cucire meccanica, infatti, è priva di un sistema computerizzato, diventando difficile da utilizzare per i principianti. La pesantezza ne rende complicato lo spostamento e i punti che realizzano sono inferiori a quelli garantiti dalle macchine elettroniche. Il reale vantaggio è da reperire nei costi, naturalmente più limitati.
Le macchine portatili
Negli ultimi anni, come avvenuto per molti altri prodotti, anche la macchina da cucire ha assunto proporzioni più limitate tali da favorirne la portabilità. Le macchine da cucire portatili moderne, i cui modelli sono consultabili sul sito thndr.me, sono costruite in materiali più leggeri: offrono minore operatività rispetto alle altre e possono essere considerate un’opzione da chi ha poco spazio all’interno della propria abitazione e non necessita di particolari operazioni di cucito.
Una macchina da cucire di questo genere, proprio partendo dai suoi limiti, può essere considerata una sorta di ripiego iniziale per chi ancora deve fare pratica. Il vantaggio è quello legato alla praticità, fattore non da poco dato che le macchine tradizionali sono piuttosto ingombranti e necessitano di molto spazio.