Per chi, come il sottoscritto, da sempre vive di appassionate letture, la domanda presente nel titolo è quanto mai plausibile e legittima.
La risposta ha molteplici sfumature, circa un anno fa, navigando in una sorta di ciclo infinito nelle innumerevoli pagine di TikTok, schivando i molti contenuti definibili leggeri (per usare un pacato ed educato eufemismo) mi sono imbattuto in un canale di una ragazza che declamava con estrema passione ed abnegazione una poesia dell’immortale Alda Merini.
La musica scelta di sottofondo, le belle immagini suggestive che scorrevano accompagnando la sua voce, il contenuto della poesia, creavano una potente emozione che trasportava e risvegliava la voglia di ascoltare e leggere altre poesie.
Fu per me una vera epifania, il bombardamento di contenuti privi di una vera utilità presente nei numerosi, troppi social, a nostra disposizione, mi avevano profondamente sfiduciato su un possibile utilizzo culturale di essi, invece, da quel momento, cominciando una precisa ricerca, cominciai a scoprire una moltitudine di profili su TikTok, Instagram e Youtube, perfino delle live di Twitch, che narravano con fare molto competente e suadente, di testi antichi, mondi lontani, personaggi e penne leggendarie.
Con estrema soddisfazione sono entrato in un sottobosco social dove moltissimi Poeti, Poetesse, scrittori e letterati, di ogni genere e stile, promuovevano le loro opere, i loro testi, i loro scritti, in poche parole, le loro emozioni e idee.
Da sempre leggo poesie, sono indiscutibilmente uno studioso ed interprete di semplice livello amatoriale, ma ho comunque assorbito un buon metodo di analisi che mi permette finalmente di dare una risposta alla domanda nel titolo di questo articolo. Sì, la letteratura sta generando una profonda evoluzione di sé nello stile e nelle forme di messaggio che diffonde, di pari passo con i nostri tempi.
La tipologia di racconti e poesie molto ampollose ed auliche che popolavano gli scaffali delle librerie nel secolo scorso, sebbene ancora presenti, e che cercavano la propria ragione di esistenza nel tecnicismo ad ogni costo, nella figura retorica più bella e complessa, nella sintassi e nella metrica più ricercata, tradendo, fin troppo spesso, una carenza contenutistica piuttosto evidente; hanno, finalmente, lasciato ampio spazio a versi poetici e a romanzi dalla scrittura inesorabilmente più semplice e fruibile.
La poesia si è quasi trasformata in una prosa cantata, e la prosa da romanzo è rinata in una forma con un target di età molto più basso che può, fortunatamente avvicinare anche le generazioni più giovani alla lettura, come non capitava da molto tempo.
I temi trattati, che fino a pochi decenni orsono, puntavano quasi esclusivamente alla pura creazione di mondi distanti e fantasiosi, dove poco si rispecchiava del mondo concreto e presente, oggi sono tornati con prepotenza ad un’analisi attenta dell’essere umano, delle sue varie sfumature psicologiche, del suo ruolo positivo o negativo nel mondo e nella società attuale, trasformando e trascendendo i temi sociali che fin troppo spesso popolano le pagine della nostra cronaca, in un punto di confronto necessario tra le idee del soggetto singolo e le azioni collettive che possono portare avanti le comunità intere nella prospettiva di un miglioramento oggettivo e globale.
Girando sui social potrete trovare miriadi di scrittori, poeti, pensatori che diffondono senza più alcuna remora, costrizione o limite le proprie idee, i propri punti di vista, le proprie esperienze, le proprie emozioni, creando un bacino di utenza e un palcoscenico di confronto collettivo, che sebbene debba essere inesorabilmente controllato per evitare eccessi, permette comunque un utilizzo fortemente costruttivo dello strumento online. La letteratura in ogni sua forma si è quindi evoluta in proporzione e simbiosi con gli strumenti moderni di comunicazione, rendendosi più snella e veloce, più facile e comprensibile, quasi come fosse un software aggiornato ad una versione più potente ed efficace.
Resta come per ogni strumento, un monito etico fondamentale da ricordare sempre: le potenzialità comunicative e di ascolto sono infinite e proprio per questo bisogna prestare ancora più attenzione nella tipologia di messaggi e contenuti che vengono proposti, perché le cattive idee hanno purtroppo la stessa velocità di espansione di quelle cattive, e questo lo devono fare in coscienza, gli scrittori, gli artisti e i letterati come categoria, auto tutelando la bontà del contenuto che diffondono. Noi come lettori, dal canto nostro, abbiamo l’onere e il dovere di filtrare con estrema lucidità tutto quello che può essere dannoso, cercando di proteggere questa neonata e velocissima nuova versione della letteratura, evitandole così di diventare l’ennesimo meme privo di una funzione sociale e di insegnamento come purtroppo sono moltissimi contenuti che già spopolano sui profili online.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Io da canto mio tramite le mie pagine Youtube, Tiktok, Spotify, Instagram e Threads continuerò la mia insonne veglia alla ricerca di artisti, creatori e giocolieri di parole, cercando di dare loro la massima visibilità possibile per ogni emozione e messaggio sincero che cercano di portare e condividere con ognuno di noi.
Mi congedo da voi come uso fare alla fine di ogni mio video:
Io sono Vox Profundis, vi ringrazio per l’ascolto e ci risentiamo molto presto.