Radaman, è indicato come il nono mese dell’anno nel calendario lunare mussulmano, nel quale, secondo la tradizione islamica, Maometto ricevette la rivelazione del Corano, come guida per gli uomini di retta via direzione e salvezza.
E’ il mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera alla meditazione e all’autodisciplina. Il digiuno è un obbligo per tutti i mussulmani praticanti adulti sani, che alle prime luci dell’alba fino al tramonto, non possono mangiare, bere, fumare e praticare sesso.
Dal digiuno, sono esenti i minorenni, i vecchi gli ammalati, le donne che allattano o in gravidanza. Le donne durante il ciclo e chi è in viaggio, sono solo temporaneamente esentate. Al tramonto, il digiuno è interrotto con un dattero o un bicchiere di acqua, poi al calare totalmente del sole, è servito il pasto serale.
I cinque doveri il digiuno (Saun), è uno dei cinque doveri della fede islamica, gli altri sono la professione di Fede(Kalima), la recita quotidiana delle cinque preghiere(Salat), l’elargizione dell’elemosine (zakat) e il compimento almeno di una volta nella vita, del pellegrinaggio(Hagg) alla Mecca(Arabia Esaudita).
Uniti ma diversi, il Ramadan, è il mese più sacro dei mussulmani- che sono circa 1,6 miliardo e seicento milioni in tutto il mondo, il periodo dell’anno in cui si celebra è lo stesso in tutti i paesi islamici.
Dura da ventotto ai trenta giorni, nel nostro 2018 (calendario Gregoriano), inizia la sera del 16 maggio e termina la sera del 14 giugno.
Il mese del Ramadan, non cade sempre nello stesso periodo del calendario gregoriano, perché quello degli Islamici è un calendario lunare (l’anno lunare, dura circa 11 giorni meno di quello solare) e la numerazione dell’anno non coincide con il nostro. Perché i mussulmani, iniziano a contare dal nostro anno 622 dopo Cristo, quando Maometto lasciò la Mecca, per recarsi a Medina: Perciò quello che per noi è per esempio 16 maggio 2018, per i Ramadan è l’anno1439.
Alcune differenze nella tradizione si riscontrano nei cibi, che si possono mangiare quando cala il sole. Ogni paese, ha delle sue particolarità: per esempio, in Tunisia, Algeria e Marocco viene preparato il Cous cous, soltanto con agnello, (non pollo o montone), arricchito con uvetta, in Siria Marocco e in Giordania mangiano il Katai, dolci con ripieno di cocco, nocciole tritate e zucchero.
Durante il Ramadan, si bevono succhi di frutta, nei paesi del Magreb, quello di liquirizia, che alza la pressione sanguigna, perché a chi digiuna, la pressione diventa molto più bassa, del solito.
Il Ramadan, è ovunque un momento di condivisione e di unione. E’ usanza di invitare i propri vicini e amici a condividere tutti insieme, il momento del pasto serale, detto (Iltar), e a recitare particolari preghiere chiamate (Tarawih).
Anna Sciacovelli