Fin da piccoli siamo abituati a passare la domenica in famiglia. Alla fine di una lunga settimana lavorativa o scolastica, ci si concede un pomeriggio a giocare con i propri zii o cugini, mentre le donne di casa sono impegnate a lavare i piatti dopo un lungo e abbondante pranzo.
Tutti noi ricordiamo le lunghe tavolate dei pranzi di famiglia che era in grado di riunire tutti i componenti che ogni domenica portavano tutta la famiglia a casa della nonna. Ogni figlio ha l’abitudine di portare qualcosa, che sia una bottiglia di vino, un dolce o dei pasticcini. Ma la portata principale era quella che cucinava la nonna, il famoso piatto di pasta al ragù.
Questa, con la gioia nel cuore nel vedere tutta la famiglia riunita, si sveglia la mattina presto per preparare un gustoso pranzo.
Il ragù napoletano è una delle ricette più gustose che accompagna molti piatti italiani, sia del nord che del sud. La preparazione di questo piatto ha un rito antico ed è considerato un vero e proprio piatto unico da consumare la domenica.
La caratteristica di questa preparazione è che può essere realizzata con tipi diverso di carne non macinata. La carne viene tagliata a pezzi grossi. Per questo tipo di ricetta viene usata la parte del muscolo di manzo oppure le puntine di maiale o la cotenna o la braciola.
La cottura della salsa deve essere lenta e molto lunga, e deve cuocere fino a raggiungere una consistenza molto densa e cremosa.
L’ideale sarebbe prepararlo il giorno prima e lasciarlo riposare in una zuppiera di porcellana per tutta la notte prima di servirlo.
La pasta ideale che accompagna questa ricetta possono essere o i rigatoni o gli ziti ed è consigliato servire la carne come secondo piatto, sempre però con del sugo con cui si può fare la ‘’scarpetta’’ con il pane.