Il segreto del messaggio di un artista, sta nel saper aderire intimamente alla psicologia dell’uomo della strada, di chi, incapsulato assai spesso nel quotidiano, cerca un attimo di serenità nell’accostarsi all’arte e provare così, un senso di libertà, che possa colmare in parte il vuoto del proprio essere.
Nelle opere, della pittrice Maria Gabriela Urbani, è facile avvertire nella stessa misurata espressività, la costante ricerca interiore, che si muove su di un ampio ventaglio di diversi temi.
Dai quali, sembra dipanarsi un accorato canto, espresso attraverso pennellate, ricche di tonalità, talvolta in una stringata sintesi, di forma/segno, sostenuta con alternanza di colori diluiti con sentimento, al fine di rendere ciascun’opera, ricca di elementi soggettivi.
Nel difficile campo dell’arte, la nostra pittrice opera senza pregiudizi né allettanti compromessi per mantenere inalterata la propria coerenza morale di donna-artista, consapevole degli ostacoli che ogni giorno bisogna affrontare, per immettere sulla tela e trasmettere all’utente, nuovo palpito di vita.
Si avverte in molte sue opere esposte in casa, una naturale propensione per la luce-ambiente, luce –atmosfera, luce-colore, poiché è proprio la luce che sostiene simbolicamente, con segno e colore, la struttura di ciascun dipinto, che appare assai spesso molto lineare e libera da vincoli, sono espressioni emozionali che comunicano all’utente, un preciso lessico comunicativo differente, dai tanti artisti alle prime esperienze.
Maria Gabriela Urbani, ha cercato in tutti questi anni di estrapolare ciascun soggetto, dall’involucro esteriore e caduco, per consegnarci una decantata ma costante espressività poetica.
I suoi quadri, aprono un dialogo immediato con l’utilizzatore, che si appresta a osservarle, e leggerle, trovando una descrizione e narrazione spontanea di ciascun dato formale.
Una poetica naturale di questa pittrice, espressa con una freschezza di segno/colore, e soprattutto con estrema chiarezza cromatica, quasi che l’artista temesse, di fronte a una tela bianca, di spezzare l’incanto delle tante sensazioni percepite dal dato formale.
Maria Gabriela, risolve senza tentennamenti, le tecniche diverse, col medesimo e univoco linguaggio espressivo, annunciando le proprie necessità interiori, per comunicare agli altri il suo messaggio mai urlato ai quattro venti, ma appena sussurrato a fior di labbra.
Anna Sciacovelli