Gianni Sasso, lo straordinario e famosissimo atleta ischitano di triathlon reduce dalle paralimpiadi di Rio 2016, ritorna a gareggiare per provare a scrivere un nuovo capitolo della sua incredibile storia umana e sportiva. Infatti Gianni, detentore del Record del Mondo di Maratona con le stampelle, il prossimo 12 marzo parteciperà alla trentanovesima maratona di Barcellona dove tenterà di abbassare ulteriormente il già incredibile record di 4h.28’38” stabilito ad Amsterdam nel 2012. Seguito quotidianamente negli allenamenti dal tecnico Emmanuel Scotto d’Abusco, che sarà con lui al via, Sasso affronterà la gara di Barcellona insieme agli amici di sempre: Antonio Russo, Marco Calise, Giuseppe Iacono, Mirco Gaffi, Alessia Isaja e Aniello Calise che in gara faranno da “scudo” a Gianni il quale, con le sue stampelle, necessita di uno spazio maggiore soprattutto nelle fasi iniziali e più convulse della gara. La conferenza stampa di presentazione dell’evento si è tenuta nella sua Forio, presso il ristorante Oasis dove in tanti, tra giornalisti, amici e sportivi isolani hanno voluto augurare a Gianni di vincere la sua nuova sfida sportiva. A Gianni, tra l’altro anche punta di diamante della nazionale di calcio amputati, a riguardo della sua partecipazione alla maratona di Barcellona, in questi giorni sono giunti anche gli auguri di Luca Pancalli, Presidente del Comitato Paralimpico Italiano e del presidente dellaFederazione Italiana Triathlon Luigi Bianchi. “Il nuovo obiettivo che si è prefissato – ha scritto tra l’altro Pancalli – è come tutti quelli che si è posto nella vita: assolutamente grandioso. Sono le storie sportive e di vita come quella di Gianni Sasso a fare grande il movimento Paralimpico. Gli auguro di portare ancora in alto la bandiera dello sport italiano con quello spirito che da sempre lo contraddistingue e quel modo di porsi di fronte al mondo talmente positivo da contagiare in maniera virtuosa ogni cosa che fa”. Sulla stessa lunghezza d’onda di Pancalli anche il Presidente Luigi Bianchi che ha dichiarato: “Nel percorso pre-olimpico ho avuto modo di conoscere l’atleta e apprezzare l’uomo: Sasso – ha sottolineato Bianchi – è un’icona, un modello da seguire, un campione di sport e di vita Nel triathlon è partito da zero ed in meno di quattro stagioni ha scalato la classifica mondiale in una disciplina durissima, lasciandosi alle spalle atleti che da anni la praticavano, qualificandosi per le Olimpiadi. Solo chi si dedica con abnegazione assoluta allo sport e con una tempra come la sua, può riuscire ad ottenere risultati come i suoi”. Sin qui le dichiarazioni di Luigi Bianchi. Cosa aggiungere se non fare un grande in bocca al lupo al nostro campione. Forza Gianni e sappi che il 12 marzo tutta l’Italia sportiva farà il tifo per te.
di Gennaro Savio