Incontri d’Arte, nella Sala della Galleria Spazio Giovani via Venezia 41 Bari
Una Vernissage, presentata dalla dott.ssa Valeria Davoli.
Incantarsi emozionandosi, davanti ai diversi linguaggi estetici e pittorici di quattro donne, le quali evocando un flusso di memoria personale, narrano con il linguaggio del colore e del disegno, le memorie del tempo, non raccontate con parole sterili, ma con corposi segni, che prepotentemente prendono il sopravvento sulle parole, il tutto affidato alla più eloquente successione di disegni sulle tele di diverse dimensioni .
Tracce indelebili di un viaggio individuale, fatto personalmente, attraverso esperienze di vita vissuta.
Un salto nei Racconti di grafica, dall’Artista Katya Abbrescia: Una grafica silente, che narra e racconta visioni antiche senza tempo, nelle quali, riecheggiano mille voci di un vissuto tradito dal tempo, che inesorabilmente leviga le rughe della storia e traccia il proprio passaggio, nel marmo e nel tufo lasciando segni indelebili di storie rievocate e passate di bocca in bocca, che giunge sino a noi.
L’artista ci dona opere, che rispecchiano appieno una personalità dolce, ma irremovibile nelle decisioni, autodidatta di formazione, non disdegna suggerimenti e mette a frutto ogni momento positivamente creativo.
L’incanto non si ferma, ma prosegue con le tele dell’artista Catia Cavone, un lavoro materico il suo, colori trasmigrati dall’antica Trinacria, esposti con disinvoltura alle pareti come, antico arredamento all’interno di una stanza della casa padronale, tessuti dai toni caldi come la terra dove nascono e sono lavorati e prodotti, dal filo ritorto varie volte e dove l’arcolaio nel suo continuo lavoro di noia, mangiato dalle mille bocche voraci dei tarli, si spacca con un colpo secco, di antica lupara.
Il mezzo primario di comunicazione per L’artista Grazia Iacobbe, è l’arte un mezzo per farsi comprendere da tutti dai piccoli ai grandi.
L’arte parla al cuore, l’emozione di un dipinto che esprime un messaggio è recepito da tutti, non si possono chiudere gli occhi, dicendo a se stessi, non ho visto.
L’emozione, la si legge negli occhi di chi guarda, di chi si sofferma a rimirare la tela, la cornice, il disegno, i colori e meraviglia la serenità, che un quadro concilia al volto di chi silenziosamente osserva un dipinto, sul volto si capta quasi la trasparenza di un sogno ad occhi aperti, quale tacito accordo, tra sogno e realtà.
Non da meno e non ultima L’artista Flavia Tatone, che ne suoi quadri materici ci regala una visibilità dell’arte in modo diverso, tra viali diseguali in un percorso vivibile, di chi ha la fantasia di farsi portare per mano, in un paesaggio onirico quasi da sogno, che si perpetua su ogni tela, variandone solo qualche particolare, che ci riporta al vivere quotidiano.
Un libro incastonato tra due piccoli schemi di legno dipinto dove lo sguardo si sofferma più volte per leggere qualche parola, “Suggestione”.
Non si può fare un confronto, ogni artista ha pescato da proprio fardello di esperienze quel qualcosa che parla del proprio operare.
Anna Sciacovelli