Due prodotti diversi in apparenza ma con il minimo comun denominatore di essersi fatti strada, negli ultimi anni, tra gli interessi dei consumatori. Si parla di sigarette elettroniche, divenute quasi un must ed in grado di portarsi dietro, trascinandolo, un mercato annesso di prodotti vari, su tutti gli e-liquid, quindi i liquidi con vari aromi da inserire e fumare nella sigaretta elettronica.
Dall’altra parte c’è un altro mercato sempre molto ampio, quello del Cbd, il Cannabidiolo, ovvero una delle sostanza presenti in modo naturale nella cannabis, più per la precisione l’unica sostanza impiegata in ambito medico e curativo viste le sue facoltà analgesiche e vista la sua mancanza di effetti psicotropi: chi cerca la cannabis per l’effetto sballo, tanto per intenderci, non è al Cbd che deve guardare.
Dall’unione di questi due elementi è nato un prodotto che sta spopolando sui mercati soprattutto negli ultimi tempi: il liquido Cbd per sigarette elettroniche. I cristalli di Cbd possono essere inseriti all’interno della sigaretta elettronica e portati al raggiungimento della temperatura ideale, attorno ai 160 / 180 gradi, che consente loro di assumere la conformazione liquida, più per la precisione oleosa.
Quando vengono esposti ad una temperatura elevata, i cristalli di Cbd tendono a sciogliersi, esattamente come accade, ad esempio, per lo zucchero. Vaporizzare il Cbd non porta ad alcun effetto sballo, proprio in virtù del fatto che il Cannabidiolo è una sostanza non psicoattiva: quindi, per parlare di altre sostanze presenti naturalmente nella cannabis, mentre i prodotti a base di Thc, ad esempio, provocano lo sballo, il Cbd non ha questo effetto.
Lo svapo a base di Cannabidiolo
Ecco perché si è fatto largo il ricorso al Cbd, Cannabidiolo, sostanza che da qualche anno viene utilizzata in ambito medico curativo per le sue facoltà analgesiche. Anche in Italia, malgrado una regolamentazione farraginosa che segue iter contrastanti.
Oggi sono tanti coloro i quali si rivolgono al Cbd come scelta di sostanza da inserire all’interno della propria sigaretta elettronica: prodotti di questo genere sono legali in Italia anche se ci si scontra sempre con la normativa nazionale riferita alla legalizzazione della marijuana.
La normativa di riferimento è la legge n.242 del 2016, che prevede la “libera coltivazione e commercializzazione della cannabis light, una varietà di cannabis attentamente selezionata in modo da non contenere al suo interno percentuali di THC superiori al limite di tolleranza, dello 0.6%.”
Una normativa che lascia qualche buco dato che non si pronuncia nello specifico sui prodotti derivati dal Cbd: la loro libera vendita è legale pur lasciando facoltà all’acquirente di scegliere cosa fare con il prodotto che va ad acquistare.