Essere in grado di riconoscere un vino di qualità dal suo aspetto, dall’aroma che emana ed ovviamente da sapore. L’Italia è il paese dei vini, per antonomasia, ed al pari di questa tendenza se ne sta diffondendo una nuova: il nostro è anche il paese dei bevitori di vino.
Sempre più persone amano trascorrere momenti di relax in compagnia di un buon bicchiere, non soltanto a tavola quindi ma anche nei momenti liberi, magari la sera davanti alla tv o leggendo un libro. Cresce in sostanza quella branca di consumatori di vino che è più esigente, che beve per piacere e per passione, che no vede il vino come un qualcosa da utilizzare esclusivamente a tavola.
Italiani sempre più appassionati di vini
A certificare questa tendenza ci sono anche i dati sui corsi di enologia che aumentano di anno in anno. E secondo quanto riporta il Censis nel suo rapporto per Federvini all’interno di una indagine sul rapporto tra gli italiani e il vino, in Italia si sta dando sempre maggiore risalto al fattore qualità. In alcuni casi si preferisce bere di mano ma optare per prodotti di un certo livello.
Ed ecco allora che torna il discorso di partenza, ovvero dell’importanza di puntare su vini pregiati e prodotti di qualità certificata. E la domanda sorge spontanea: come fare per riconoscere un vino di qualità superiore? Quali sono le caratteristiche che deve riportare ? E quali accortezze è bene rispettare prima di procedere con l’acquisto?
Ci sono alcuni fattori che, più di altri, determinano la qualità di un vino. Partiamo da quello basilare e per certi versi scontato, il prezzo. Anche il costo di una bottiglia di vino è determinante per stabilirne il prestigio.
Fattori che determinano qualità dei vini
Questo perché oggi come oggi si trovano bottiglie anche al supermercato, non necessariamente dozzinali. Tuttavia acquistare vini sotto una certa cifra significa inevitabilmente puntare su un prodotto non eccellente.
Da valutare poi sempre la dicitura dell’etichetta per capire se ad esempio il vino è ottenuto da uve raccolte soltanto nei vigneti di pertinenza dell’azienda di riferimento, se l’intera filiera è controllata da una unica azienda e quindi uva ed imbottigliamento sono stati portati avanti dalla stessa cantina.
infine occhio alle sigle Doc, Docg, Dop, Igt. È sempre bene optare per vini che riportino queste diciture e scartare quelli che non le hanno. Ciò ci consentirà quantomeno di sapere con esattezza da dove provengono le uve utilizzate per il vino.