Siete diventati genitori solo da pochi mesi e già siete stanchi di dover svegliarvi ogni notte per pianti disperati, coliche e poppate? Una vacanza è ciò che ci vorrebbe per ricaricarsi e ripartire alla grande, per riprendere ad affrontare tutte le problematiche che un neonato comporta.
Per molti sembra impensabile riuscire a organizzare un viaggio con un bambino così piccolo al seguito, tuttavia ciò non è affatto impossibile, basta prendere le dovute precauzioni e imparare a gestire le difficoltà senza ansia. Quali sono i luoghi più gettonati per i neogenitori? E quale mezzo di trasporto è più consono a un infante? Scopriamolo insieme
Cosa portare
Ciò che preoccupa maggiormente non è tanto il viaggio, ma la quantità di accessori che possono servire al bambino durante la permanenza fuori casa. In realtà non c’è affatto bisogno di caricarsi con quattro o cinque borsoni solo per lui, riempiendo l’auto e rendendo il trasporto molto più complicato, ma bastano pochi oggetti magari con doppio o triplo utilizzo, con i quali potrete affrontare varie situazioni senza impazzire.
Per poter fare escursioni o lunghe passeggiate per esempio, sarebbe preferibile optare per una fascia porta bebè, ecco quelle più apprezzate del momento, che vi consentono di avere le mani libere evitando inoltre l’ingombro di un passeggino. Tutine, una piccola scorta di pannolini, biberon, e qualche giochino sono fondamentali, tuttavia, chi sceglie una città come meta turistica potrà acquistare ciò che serve direttamente sul luogo.
Meglio optare per un passeggino leggero e pieghevole, o per una culla che può fungere anche da lettino. Una lavatrice portatile potrebbe rappresentare una buona idea per chi ha deciso di recarsi in campeggio, così da poter lavare i vestiti del bambino autonomamente e in pochissimo tempo senza pagare sovrapprezzi di un servizio di lavanderia.
Mezzo di trasporto
Se dovessimo dire qual è il modo di viaggiare più sicuro, potremmo senz’altro considerare l’aereo: nonostante molte persone ne siano intimorite, in realtà il rischio di incidente è molto basso rispetto all’automobile o al treno. Tuttavia, questi ultimi due sono forse più semplici da prendere in presenza di un bambino così piccolo, che necessita di alcuni accorgimenti per quanto riguarda i cambi di pressione che avverrebbero ad alta quota.
Un aeroplano inoltre ha degli spazi molto ristretti, e in caso di pianti o problemi, non vi sarà possibile girare per i corridoi o fermarvi in un’area di sosta fino all’atterraggio. La macchina è forse il modo più comodo per viaggiare con un neonato, poiché si può riempire il portabagagli con tutto il necessario, fare pause durante il tragitto e infine, tenere sotto controllo il piccolo in ogni momento. Attenzione però a utilizzare sempre il seggiolino adatto e posizionarlo correttamente in base al peso e ai mesi del bambino.
Dove alloggiare
Generalmente, tutti gli alberghi accettano senza problemi genitori con bimbi molto piccoli al seguito, ed è davvero raro incappare in una struttura che possa impedirvi di soggiornare in loro compagnia. Qualora aveste voglia di una meta più salubre, come per esempio la campagna o la montagna, dove poter gestire in totale autonomia i pasti e i luoghi da visitare, il campeggio potrebbe rappresentare una buona idea per immergersi totalmente nella natura insieme al vostro piccolo pargolo.
Anche all’estero è possibile recarsi ovunque: molte città d’Europa sono attrezzate per le neo mamma con zone per allattare, bagni con fasciatoi e tutto ciò che occorre per il cambio del pannolino. Attenzione però ad avere tutte le documentazioni sanitarie a portata di mano: in alcuni paesi infatti, sono obbligatorie delle vaccinazioni per poter viaggiare.
Precauzioni
Scegliere di partire con un bambino di pochi mesi potrebbe rappresentare un azzardo, soprattutto per le mamme ansiose che temono che tutto possa rappresentare un pericolo. Da un lato potrebbero avere ragione, trattandosi di un piccolo essere vivente completamente inerme, tuttavia, per potersi godere una vacanza in sua compagnia è necessario prendere le situazioni un po’ più alla leggera. Con ciò non intendiamo certo suggerire di non prendere alcuna precauzione, anzi, è molto importante valutare sempre bene ogni evenienza, per evitare di ritrovarsi in problemi più seri.
Per esempio, chi si reca al mare dovrà tenere conto del sole, del caldo eccessivo e della possibile disidratazione del bambino, che può manifestarsi con una diminuzione della minzione, pianti e aumento della temperatura corporea. Meglio andare in spiaggia durante le ore più fresche della giornata, oppure preferire mete di montagna, dove però è importante non superare una certa quota, poiché il piccolo potrebbe far fatica ad adattarsi.
Infine, chi opta per la campagna dovrà munirsi di adeguate protezioni anti insetti che siano idonee per bambini di età inferiore ai 36 mesi, evitando inoltre le zone paludose o a ridosso dei fiumi, dove è possibile che sia presente una maggiore concentrazione di zanzare e pappataci.