Il dibattito sui bambini maleducati è sempre attuale soprattutto quando si pensa al binomio bambini e ristorante, tanto che in alcuni locali campeggiano cartelli con il divieto di ingresso ai bambini. Che ne pensate? Di chi è la colpa se certi bambini sono così? E’ sempre colpa dei genitori? Scopriamo insieme chi sono davvero i bambini maleducati, quali i segnali per riconoscerli e soprattutto come comportarsi in loro presenza.
Bambini maleducati: dove e come si definisce la maleducazione
Meno di un anno fa è rimbalzato su tutte le prime pagine dei quotidiani on line, cartacei e non solo, l’articolo che riguardava la rissa scoppiata all’interno di un noto ristorante di Treviso, tra gestori e genitori. Il risultato, oltre a riaprire il dibattito sui bimbi al ristorante, è stato il ricovero di uno dei camerieri al pronto soccorso della città. Fake news? Assolutamente no, tutto vero. Un tavolo con bambini piccoli, disturba gli altri tavoli. Il cameriere si avvicina e chiede di controllare i bambini, perché alcuni clienti si stanno lamentando del troppo rumore.
La risposta dei genitori? Un bicchiere lanciato addosso allo sventurato cameriere. Ora soprassedendo il gesto del genitore che lancia il bicchiere, sicuramente non molto educativo, come possiamo fare per difenderci dai bambini maleducati?
Bambini maleducati: come riconoscerli
Sicuramente crescere un figlio è un’impresa non da poco. Nessuno di noi infatti, sa esattamente
cosa vuol dire educare un figlio. Molti seguono e mettono in pratica le regole con cui sono cresciuti, altri le disattendono completamente, altri ancora sono convinti che ai bambini non debbano essere date delle regole, che devono crescere liberi e che la natura farà il suo corso.
In poche parole ciò che guida l’educazione è l’istinto, ma a volte anche la sopravvivenza.
Sebbene non sono pochi coloro che sostengono che non esistono bambini maleducati, in realtà
questa categoria esiste.
Eccome se esiste. Ma come riconoscere un bambino maleducato da uno particolarmente esuberante? Quali sono i segnali? Psicologi infantili ed esperti sono concordi nel sostenere che esistono dei comportamenti che non devono essere sottovalutati dai genitori, ma che vanno corretti per evitare di perdere poi il controllo.
Bambini maleducati: i segnali
Tra questi comportamenti il primo riguarda le esplosioni di rabbia. Queste sono abbastanza frequenti nei bambini piccoli, ovvero nei bambini di 3/4 anni, e sono considerate normali a questa età. Il bambino infatti sta crescendo e non riesce ad esprimere bene con le parole cosa prova, cosa vuole fare o quali sono i suoi desideri e inoltre ha un basso livello di autocontrollo.
Ma crescendo, le esplosioni di rabbia non hanno più scuse. Il bambino infatti verso i 5 anni, acquisisce più controllo ed ha una maggiore capacità espressiva.
Quindi se ha ancora questi comportamenti è perché è troppo coccolato ed è quindi giunto il momento per il genitori di correggere un pò il tiro. Generalmente un bambino insoddisfatto è un bambino maleducato.
Se un bambino non ha mai avuto come risposta un no, cresce pensando di essere il centro del mondo e che tutti gli esseri viventi sono lì per servirlo.
Niente di più diseducativo, i bambini devono ricevere dei no, devono saper apprezzare i giocattoli che ricevono, devono sapere che per comprare quei giochi mamma e papà hanno lavorato. I bambini hanno bisogno di regole. Non è necessario essere dei gendarmi, le regole sono per proteggerli e per farli crescere in maniera più sicura e tranquilla.
Ma queste non devono essere rispettate dietro compenso, devono essere rispettate perché i genitori hanno autorità nei confronti dei figli e devono semplicemente obbedire qualora venga chiesto loro di seguire una regola semplice e basilare.
Bambini maleducati: come gestirli
Gestire i bambini maleducati non è facile, soprattutto se hanno superato i 5/6 anni, ma niente è impossibile. Un bambino educato, che sa che ci sono delle regole da rispettare, sarà un adulto sereno ed equilibrato.
Il primo comportamento da tenere è sicuramente quello di smetterla di scusarlo sempre. Se nostro figlio si comporta in maniera scorretta, è arrivato il momento di responsabilizzarlo e di fargli capire quali possono essere le conseguenze di un suo comportamento. Ad esempio se deve chiedere scusa, lo deve fare lui e non la mamma o il papà. Continuare a giustificarlo, vuol dire incoraggiarlo a mantenere quel comportamento errato. Per abbandonare la maleducazione bisogna stabilire delle regole.
Una volta stabilite, queste vanno seguite sempre e non ad intermittenza, ovvero bisogna essere coerenti e non applicarle una volta si e due no. Si rischia che il bambino cada in confusione e non sappia più come comportarsi, provocando magari anche un acuirsi dei suoi comportamenti maleducati.
Infine, forse il comportamento più giusto è quello di comportarsi bene ed in maniera educata. Ma non ci stiamo riferendo ai bambini, bensì ai genitori. I bambini, lo sappiamo benissimo imitano in tutto e per tutto i genitori. Difficilmente da genitori maleducati, cresceranno bambini educati. Gli adulti devono essere i primi a dare il buon esempio.
Questo articolo è stato fornito da Danila Callipo, creatrice del blog www.unamammasiracconta.it dove potrete trovare tutto sul mondo della maternità e dei bambini